Se si perde loro, la scuola non è più scuola

È una frase scritta nel 1966 da Don Lorenzo Milani nella sua celebre “Lettera a una professoressa” e l’Associazione Tutti a Scuola di Napoli la sta utilizzando in questi giorni per promuovere la sua iniziativa denominata “La politica non vede i disabili. La scuola non vede i disabili”, che per il 10 e l’11 febbraio prevede una serie di incontri nelle scuole della città, per denunciare le carenze e i problemi irrisolti in ambito di integrazione degli alunni con disabilità

L'autobus dell'Associazione Tutti a Scuola di NapoliIn giro per la città con l’autobus di cui presentiamo la foto, e a visitare alcuni istituti scolastici, insieme a dirigenti, rappresentanti delle ASL, insegnanti e famiglie.
È l’iniziativa centrata sul tema La politica non vede i disabili. La scuola non vede i disabili, lanciata dall’Associazione Tutti a Scuola di Napoli, per martedì 10 e mercoledì 11 febbraio.

«Perché all’aumento progressivo dei bambini disabili – si legge nel documento prodotto per l’occasione – si assiste ad una riduzione del numero di insegnanti di sostegno? Quando la continuità didattica diventerà un valore pedagogico da affermare nell’interesse dell’alunno disabile, come previsto dalla Legge 104/92? Come si pensa di realizzare l’integrazione se si abroga il limite massimo di alunni disabili per classe? Quando si metteranno in condizione i docenti curricolari di “formare e aggiornare” le loro competenze sulla disabilità che oggi riguarda solo il 30% di essi? Quando il requisito della competenza diventerà obbligatorio per i dirigenti scolastici, dei quali appena il 25% è in possesso di un titolo di specializzazione o ha frequentato corsi sull’integrazione dei disabili? Quando la scuola potrà assicurare ai bambini disabili il superamento delle barriere architettoniche, come previsto dall’articolo 24 della Legge 104/92 e dal successivo DPR 503/96? Perché nessun governo negli ultimi quindici anni ha ritenuto opportuno risolvere la delicata questione dell’assistenza igienica dei bambini disabili? Quando si renderanno obbligatori i corsi di formazione per i collaboratori scolastici, come “non previsto” dagli articoli 47 e 48 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Settore Scuola del 29 novembre 2007? Quando gli Enti Locali responsabili, Comune e Provincia, attiverano le figure professionali degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, come previsto dall’articolo 13, comma 3 della Legge 104/92?». 

Quasi un decalogo di quesiti – assai puntuali e chiari – che riprende tra l’altro quanto più volte chiesto dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) in numerosi documenti ufficiali. Si pensi, per restare ai tempi più recenti, al testo di Salvatore Nocera intitolato Il dono avvelenato di fine anno, riguardante il numero degli alunni in classe (testo disponibile cliccando qui).
Martedì 10, dunque, gli incontri saranno presso il Centro Giffas di Bagnoli (ore 9) e presso il Liceo Classico Genovesi a Piazza del Gesù (ore 11.30), mentre mercoledì 11, ci si recherà alla Scuola Media Virgilio di Scampia (ore 9) e all’Istituto Comprensivo Bovio Colletta di San Giovanni a Carbonara.

C’è infine una frase del 1966, tratta da Lettera a una professoressa di Don Lorenzo Milani e utilizzata dall’Associazione Tutti a Scuola per presentare l’iniziativa, che ci piace riprendere: «…l’abbiamo visto anche noi che con loro la scuola diventa più difficile. Qualche volta viene la tentazione di levarseli di torno. Ma se si perde loro la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati…». (S.B.)

Per ulteriori informazioni:
Associazione Tutti a Scuola, tel. 335 8724337, 333 8438669, toni@tuttiascuola.org.
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