«La sera del 24 giugno 2009, giorno del mio onomastico – racconta Giovanni Pilia – mi recai, con alcuni amici, vicino a Cagliari per assistere a una partita di calcetto. Al termine, stavo rientrando a casa in sella alla mia motocicletta, quando, per evitare il contatto con un’auto, fui costretto a uscire di strada e caddi rovinosamente a testa in giù. A prima vista, nonostante il violento urto nella caduta, non sembrava che avessi subito gravi lesioni, ma io iniziavo ad avere la sensazione di non riuscire a muovermi. Dopo gli accertamenti, fu necessario un intervento chirurgico a causa della frattura di due vertebre, con la conferma di una lesione del midollo spinale. Quando mi risvegliai, dallo sterno in giù non muovevo più nulla e non avevo più sensibilità. Quindici giorni dopo entrai nell’Unità Spinale di Cagliari e dopo cinque mesi e mezzo fui dimesso».
Incomincia così, a 25 anni, la “seconda vita” di Giovanni Pilia, ex arbitro di calcio a livello nazionale che a quel punto – dopo le dimissioni dall’Unità Spinale -scopre varie “novità”: «Le prime difficoltà – ricorda – le incontrai proprio nel tornare a casa: l’abitazione dove vivevo con mia mamma, infatti, non era del tutto adatta alla mia nuova condizione e il primo impatto al rientro nella quotidianità non fu semplicissimo. Allo stesso tempo persi anche il lavoro. E tuttavia non mi persi d’animo neppure stavolta e le cose pian piano si sistemarono, anche grazie al sostegno della mia fidanzata, che non aveva mai smesso di starmi vicino».
All’inizio di gennaio del 2010, Giovanni conosce poi la persona che – come da lui stesso dichiarato – «mi ha cambiato la vita, aiutandomi ad uscire da una situazione psico-fisica difficile e facendomi capire che non ero finito. Parlo di Stefano Porcu, fisioterapista della Nazionale di canoa e tecnico di paracanoa, con il quale iniziai il percorso riabilitativo. Alcuni mesi dopo decise di farmi provare la canoa. Passavo più tempo in acqua che in equilibrio, ma con moltissimo lavoro e dedizione presto iniziai a muovere le prime pagaiate e a non rovesciarmi. Stefano non ha mai voluto darmi degli ausili o agevolarmi, al contrario ha sempre cercato di stimolarmi per rendermi più autonomo e indipendente. E così i miglioramenti arrivarono talmente veloci, al punto da fargli ben presto decidere che ero pronto per gareggiare nelle competizioni valide per la selezione della squadra per i Campionati Mondiali in Polonia del 2010. Era luglio, eravamo all’Idroscalo di Milano e scesi in acqua per la prima volta in una gara ufficiale, vincendo, nei 200 metri, tutte e tre le prove di selezione, persino davanti ad atleti che avevano già vinto medaglie a livello internazionale. Una sorpresa incredibile per me e per tutti!».
Da allora, il giovane atleta sardo non si è più fermato e ha incominciato a inanellare una dopo l’altra varie vittorie a livello nazionale, pur dovendo superare – alla fine del 2010 – i postumi di un altro incidente stradale.
Oggi Giovanni Pilia – come già era accaduto nel dicembre scorso al nuotatore varesino Antonio Santoro – è stato selezionato dalla giuria del Progetto Share Your Dream – Un Sogno per Te, una bella iniziativa lanciata dal Barilla Blu Team (il gruppo cui appartengono campioni dello sport con disabilità come Alex Zanardi, Fabrizio Macchi e Vittorio Podestà), voluto per premiare una serie di progetti sportivi, in questo caso facendo “volare” i prescelti ad assistere alle Paralimpiadi di Londra.
Pilia, infatti, ha raccontato nel sito di Share Your Dream i sogni da lui realizzati in canoa con umiltà e tenacia e la sua impresa è stata scelta perché «egli ha dimostrato – si legge nella motivazione – come un vero sportivo non smetta mai di credere nei suoi sogni, lottando fino in fondo».
Ora, per altro, il paracanoista cagliaritano dovrà attendere i Giochi di Rio de Janeiro del 2016, per cercare di partecipare a una Paralimpiade, in quanto la sua disciplina non rientra nel programma di Londra. Intanto, però, il 14 e 15 aprile, durante il Collegiale di Mantova, andrà a caccia di un posto per i Campionati Mondiali di Poznan (Polonia) del mese di maggio prossimo, in attesa poi di vivere con la delegazione del Barilla Blu Team la magia dei Giochi londinesi di settembre. (S.B.)
Ringraziamo per le notizie fornite lo Studio Ghiretti & Associati.