«I turisti con disabilità sono semplicemente turisti. Un turista con esigenze particolari non deve essere un problema da gestire, ma un’opportunità»: a dirlo è Giovanni Ferrero, direttore della CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), commentando la pubblicazione del Vademecum Autismo. Informazioni di base e suggerimenti pratici, realizzato dall’Ente Bilaterale del Terziario e del Turismo della Provincia di Torino, in collaborazione con la stessa CPD e con l’Associazione di Promozione Sociale Cabaleonte di Moncalieri (Centro di Apprendimento e Formazione per bambini e ragazzi tra gli zero e i vent’anni con disturbo dello spettro autistico, disabilità intellettiva e/o difficoltà scolastiche).
Senza la presunzione di essere una ricerca né tanto meno un trattato scientifico, l’opuscolo ha sostanzialmente l’obiettivo di aumentare la consapevolezza delle persone che potenzialmente possono venire a contatto con chi soffre di disturbi dello spettro autistico, in particolare nel settore alberghiero. «Il nostro scopo – sottolinea infatti Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – è assicurare un soggiorno accessibile e inclusivo agli ospiti con disturbi dello spettro autistico: bambini, adulti e le loro famiglie».
Nel Vademecum vengono quindi illustrati nel dettaglio cosa sono i disturbi dello spettro autistico, come riconoscere una persona che ne è colpita e la strategia per comunicare con essa, cosa può infastidirla, come intervenire nel caso di una crisi comportamentale e anche infine come strutturare gli ambienti per renderli più gradevoli e accessibili. (S.B.)
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