Sulla Riviera di Rimini, dove le famiglie con autismo sono “di casa”

Era il mese di giugno del 2013, quando presentavamo il progetto “Autism Friendly Beach” (letteralmente “spiaggia amichevole per l’autismo”), promosso dall’Associazione Rimini Autismo. Da allora sono passati dieci anni e quell’iniziativa, voluta per creare sul territorio riminese una rete di strutture turistiche adeguatamente preparate, in grado di ospitare con consapevolezza famiglie di persone con autismo, è riuscita non solo a dare tante positive risposte, ma anche a vincere un bando europeo sul turismo accessibile e ad essere esportata come modello virtuoso e “caso studio” in altri Stati

Rimini Autismo: "Autism Friendly Beach"

Un’elaborazione grafica dedicata al progetto “Autism Friendly Beach”

Era il mese di giugno del 2013, quando Enrico Maria Fantaguzzi, allora presidente dell’Associazione Rimini Autismo, presentava così, sulle nostre pagine, lo scopo del progetto Autism Friendly Beach (letteralmente “spiaggia amichevole per l’autismo”): «Creare un territorio accogliente per le persone con autismo e le loro famiglie e per territorio intendiamo proprio tutto il territorio: i bagnini, gli alberghi, i parchi, tutti quei luoghi, insomma, in cui si svolge una vacanza».
Da allora, dunque, sono passati esattamente dieci anni e quel progetto, voluto appunto per creare sul territorio riminese una rete di strutture turistiche adeguatamente preparate, in grado di ospitare con consapevolezza famiglie di persone con autismo, è riuscito non soltanto a dare tante positive risposte, ma anche a vincere un bando europeo sul turismo accessibile (COSME – 2016) e ad essere esportato come modello virtuoso e “caso studio” in Croazia, Spagna e Cornovaglia.

Con il patrocinio, dunque, del Comune di Rimini, il supporto tecnico organizzativo di VisitRimini, la partnership con i parchi tematici Costa Edutainment (Acquario di Cattolica, Aquafan, Oltremare, Italia in Miniatura e Mediterraneo) e la collaborazione della Cooperativa Il Millepiedi, grazie alla quale è possibile contare su un team di educatori professionali disponibili a ore per il sollievo delle famiglie, il progetto continua a proporsi di accogliere presso le strutture ricettive facenti parte della propria rete le tante famiglie interessate alla vacanza nella Riviera Romagnola, proponendo loro pacchetti dedicati, comprendenti hotel, ombrellone, lettini in spiaggia ed educatore di sostegno in orari prestabiliti, ma soprattutto una vera e propria accoglienza davvero autism friendly.
«Dopo due anni di fermo in cui tutta l’attività era stata rallentata dalla situazione legata alla pandemia – dichiara Alessandra Urbinati, attuale presidente di Rimini Autismo -, le richieste che pervengono alla nostra Associazione sono in crescita. Grazie infatti al supporto e alla collaborazione dei nostri partner, a partire dal Comune di Rimini, da VisitRimini e dagli albergatori e bagnini vicini ormai da tanti anni al progetto e alla dimensione dell’autismo, ci sentiamo di poter rassicurare altri genitori come noi che sulla Riviera di Rimini “si è di casa”, se è vero che l’ambiente familiare e a misura di persona è una condizione importantissima per l’autismo».

Dopo avere quindi soffiato già qualche tempo fa sulle dieci candeline del proprio progetto, Rimini Autismo, in accordo con i partner, riproporrà agli operatori della rete l’attività di formazione e “aggiornamento” tenuta in collaborazione con il Centro Autismo dell’AUSL Romagna che ne ha sempre affiancato le progettualità.
«Tutti coloro che hanno una struttura ricettiva – conclude Urbinati – e desiderano entrare a far parte del team Autism Friendly sono i benvenuti!». (S.B.)

Per ulteriori informazioni sul progetto Autism Friendly Beach, accedere a questo link o scrivere a m.mecozzi@audiotre.com (Marzia Mecozzi).

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo