Una rete virtuale pediatrica per i disturbi e le disabilità del neurosviluppo

«Questa rete di eccellenza coinvolge ben dieci Regioni italiane e grazie all’acquisizione di un’ampia mole di dati e allo sviluppo e all’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale, permetterà di mettere a punto e di utilizzare protocolli di alta specializzazione, per migliorare la diagnosi e il trattamento dei più importanti disturbi e disabilità del neurosviluppo»: lo ha dichiarato Giovanni Cioni dell’IRCCS Fondazione Stella Maris, all’atto della presentazione di TELE-NEURART, rete pediatrica virtuale che può certamente rappresentare una svolta nel campo della salute pediatrica

"Tele-Neurart"

I Centri coinvolti nella rete pediatrica “Tele-Neurart”

«Questa è la prima e più ampia rete di eccellenza, che coinvolge ben 10 Regioni italiane e che grazie all’acquisizione di un’ampia mole di dati e allo sviluppo e all’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale, permetterà di mettere a punto e di utilizzare protocolli di alta specializzazione, condivisi sul territorio nazionale, per migliorare la diagnosi e il trattamento dei più importanti disturbi e disabilità del neurosviluppo, quali cerebrolesioni congenite e acquisite, disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettive, disturbi neuromuscolari»: lo ha dichiarato Giovanni Cioni, direttore scientifico dell’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), all’atto della presentazione, nell’ottobre scorso, di Tele-Neurart, rete pediatrica virtuale, frutto di un progetto che rappresenta certamente una svolta nel campo della salute pediatrica.

Si tratta in sostanza di un progetto del valore di oltre 4 milioni di euro, finanziato in larga parte dal Ministero della Salute, con il contributo degli Enti partecipanti, nell’àmbito di un bando dello stesso Ministero della Salute. A guidarlo è il citato IRCCS Fondazione Stella Maris, con il coordinamento di Giovanni Cioni e di Giuseppina Sgandurra, ricercatrice presso l’Università di Pisa e responsabile del Laboratorio INNOVATE della Fondazione Stella Maris.
Vi partecipano l’IRCCS Associazione OASI Maria SS di Troina (Enna), l’IRCCS Eugenio Medea di Bosisio Parini (Lecco), l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi di Firenze, la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, la Fondazione IRCCS Casimiro Mondino di Pavia, la Rete degli IRCCS Pediatrici IDEA, con sede a Roma, oltre ad Aziende Ospedaliere ad alta specializzazione pediatrica, come l’AORN Santobono-Pausilipon di Napoli e a strutture territoriali (l’ASL di Potenza, che opera assieme alla Fondazione Stella Maris Mediterranea).
L’obiettivo, come accennato da Giovanni Cioni, è la valutazione e il trattamento dal centro clinico al domicilio dei disturbi e delle disabilità del neurosviluppo (paralisi cerebrali, autismo, disabilità intellettive e altri), in un contesto naturale ed ecologico, andando direttamente a misurare e migliorare le attività di vita quotidiana e a fornire il telemonitoraggio e la teleriabilitazione.
Grazie inoltre alla presenza di partner tecnologici ad alta specializzazione, quale l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, potranno essere sviluppate nuove infrastrutture e tecnologie utili a complementare i dati già acquisiti a domicilio dei bambini/bambine con disturbi del neurosviluppo, mediante le tecnologie di teleriabilitazione già a disposizione delle strutture aderenti e verranno implementate piattaforme hardware e software innovative, in grado di supportare, rispettando ogni requisito di sicurezza, la raccolta, la gestione e l’analisi dei dati eterogenei raccolti dalle varie fonti.

«A partire dalla creazione di tale rete virtuale – afferma Giuseppina Sgandurra – in cui i dati clinici e tecnologici verranno integrati e condivisi, saranno implementati modelli di intelligenza artificiale che permetteranno l’individuazione e l’analisi di biomarker digitali per il modellamento delle funzioni prevalentemente compromesse nelle patologie del neurosviluppo. Questo consentirà lo sviluppo di protocolli unitari di valutazione in clinica, teleconsulto, telemonitoraggio e teleriabilitazione condivisi e personalizzati, al fine di indagare le aree di debolezza funzionale e impostare programmi di potenziamento delle stesse per ridurne l’impatto negativo nella vita quotidiana. Sarà in questo modo facilitata una diagnosi precoce e personalizzata e una più rapida attivazione di percorsi clinici e riabilitativi, permettendo di integrare il lavoro svolto presso la clinica nel contesto domiciliare di vita quotidiana e favorendo in tal modo la generalizzazione del potenziamento di competenze». (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Roberta Rezoalli (r.rezoalli@gmail.com).

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