Viaggi di istruzione, visite didattiche e disabilità: alcuni punti da ricordare

In questo periodo le scuole stanno organizzando i viaggi di istruzione che solitamente si svolgeranno in primavera. Queste, come pure le visite didattiche di una giornata, sono a tutti gli effetti attività scolastiche extracurricolari e sono una preziosa occasione di crescita nell’autonomia e nella socializzazione per tutti gli alunni e le alunne, compresi/e quelli/e con disabilità. Grazie dunque all’AIPD Nazionale, riassumiamo una serie di punti importanti da ricordare, che valgono anche per le visite didattiche di tutto l’anno scolastico

Viaggio d'istruzioneIn questo periodo le scuole stanno organizzando i viaggi di istruzione che solitamente si svolgeranno in primavera. Queste, come pure le visite didattiche di una giornata, sono a tutti gli effetti attività scolastiche extracurricolari e sono una preziosa occasione di crescita nell’autonomia e nella socializzazione per tutti gli alunni e le alunne, compresi/e quelli/e con disabilità. Riassumiamo dunque qui di seguito una serie di punti importanti da ricordare, che valgono anche per le visite didattiche di tutto l’anno scolastico.

1. Le scuole sono tenute ad organizzare visite e viaggi d’istruzione garantendo la partecipazione di tutti gli alunni e le alunne e individuando itinerari e modalità organizzative che tengano conto delle necessità di ciascuno di essi. Nessun alunno, infatti, può essere escluso da alcuna attività scolastica extracurricolare, né si possono porre condizioni di partecipazione che di fatto lo escludano. Devono poi essere le singole famiglie a decidere liberamente se far partecipare o meno il proprio figlio all’attività proposta dalla scuola.
2. Se si ritiene necessario, per gli alunni con disabilità si può prevedere la presenza di un accompagnatore aggiuntivo, ma non è obbligatorio.
3. L’accompagnatore dell’alunno con disabilità può essere qualunque membro della comunità scolastica che si renda disponibile (docente di sostegno, assistente all’autonomia e alla comunicazione, collaboratore, altro docente, compagno maggiorenne…). Nessun operatore scolastico può essere obbligato ad accompagnare a visite e viaggi d’istruzione.
4. Qualora la scuola non trovi nessuna disponibilità interna, può chiedere alla famiglia di individuare un accompagnatore esterno ad essa. Tranne rari casi di oggettiva necessità, è infatti pedagogicamente da evitare che ad accompagnare siano familiari stretti dell’alunno, per permettergli di vivere l’esperienza come i compagni.
5. Chiunque sia l’accompagnatore dev’essere sempre a completo carico economico della scuola, per non discriminare gli alunni che, a causa della loro disabilità, si vedrebbero costretti a pagare più dei loro compagni per partecipare alla stessa attività scolastica. Le spese per l’accompagnatore si possono eventualmente suddividere tra tutti i partecipanti.

C’è infine una novità da segnalare per il presente anno scolastico, riguardante le scuole secondarie di secondo grado: è possibile infatti richiedere entro il 15 febbraio un bonus per visite e viaggi d’istruzione da parte di tutte le famiglie con ISEE fino a 5.000 euro (per informazioni e inoltro della richiesta tramite la nuova piattaforma UNICA, fare riferimento a questo link). (S.B.)

Associazione Italiana Persone Down, aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

Per maggiori approfondimenti sull’argomento trattato, suggeriamo anche la consultazione delle apposite schede normative curate dall’Osservatorio Scolastico dell’AIPD Nazionale (a questo link).

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo