Autonomia

Si cominciano ad applicare le nuove Linee Guida sull’accessibilità urbana

Lo si fa ad esempio a Montesilvano (Pescara), come si è potuto vedere in questi giorni nel Parco Fluviale del Saline, struttura che sarà accessibile a tutte le persone con disabilità. A valutare gli interventi attuati – secondo i princìpi dettati dal “Libro Bianco su Accessibilità e Mobilità Urbana”, presentato in luglio presso il Ministero del Welfare – vi era anche Claudio Ferrante, persona con disabilità in carrozzina, oltre che responsabile dell’Ufficio DisAbili Comunale

No escort: Disabili sul bus senza accompagnatori

Si chiama così, provocatoriamente, la campagna promossa nei giorni scorsi dall’Associazione Luca Coscioni, che intende far “rientrare nella legalità” il trasporto pubblico, rispetto all’accessibilità. Il “collaudo” riguardante in particolare una serie di fermate del centro storico – a cura di alcune persone direttamente interessate – è cominciato a Roma, rilevando risultati assai negativi. L’obiettivo è quello di ottenere concretamente il diritto di potersi muovere in maniera indipendente, senza accompagnatori

Riprende al Centro Protesi INAIL la scuola guida con auto e moto adattate

Operante dal 1996, il Centro Servizi Mobilità del Centro Protesi INAIL – che riprenderà le proprie attività dai prossimi giorni – affronta globalmente il tema della mobilità in auto e moto delle persone con disabilità. Avvalendosi infatti di una propria équipe tecnico-sanitaria, tale struttura può aiutare tutti gli interessati, sia utenti INAIL che utenti ASL, durante ogni fase del percorso necessaria a conseguire una patente speciale

Alberghi, accessibilità e autocertificazione

Apprezzabile la volontà dei curatori di quel portale riguardante gli hotel della Riviera Romagnola (www.info-alberghi.com) di migliorare le vacanze delle persone con disabilità, sensibilizzando maggiormente i proprietari degli alberghi a fornire informazioni sempre più corrette e trasparenti sull’accessibilità. Ma siamo certi che sia l’autocertificazione da parte degli stessi albergatori il modo migliore per fornire elenchi attendibili di strutture accessibili? Non sarebbe sempre opportuno interpellare direttamente le persone con disabilità o le loro associazioni?

Parlare di barriere, oggi

Un convegno sulle barriere architettoniche oggi non può non tenere conto di concetti emergenti come quello della cosiddetta “Progettazione Universale” o dei princìpi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Ed è quanto si cercherà di fare il 3 ottobre a Padova, nel corso di un convegno promosso dalla TAI (Associazione Thalidomidici Italiani), ONLUS che da molti anni lotta per la dignità di vita dei thalidomidici italiani, vittime di quello che è stato definito come «il maggiore scandalo farmacologico del dopoguerra». Un’importante notizia su questo fronte è arrivata tra l’altro nei giorni scorsi, con l’approvazione da parte del Consiglio di Stato dello Schema di Regolamento Attuativo della Legge che aveva stabilito l’indennizzo ai thalidomidici e alle loro famiglie. Nel caso del convegno di inizio ottobre a Padova, la TAI allarga ulteriormente il proprio impegno, guardando al diritto alla mobilità di tutte le persone con disabilità

Qualità non fa ancora rima con accessibilità

Doverosamente concediamo il diritto di replica (e successiva controreplica) all’albergo di Bellaria, sulla Riviera Romagnola, pesantemente chiamato in causa nei giorni scorsi da un nostro lettore, padre di un ragazzo in carrozzina. Sulla vicenda specifica possiamo eventualmente invitare chi lo vorrà ad andare a verificare di persona. Resta il fatto che tra i criteri che connotano le strutture appartenenti al Consorzio dei “Piccoli Alberghi di Qualità” della Riviera Romagnola, di accessibilità non si parla ancora minimamente…

A Udine poche chiese accessibili, ma forse qualcosa sta cambiando

Un censimento realizzato dalla UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) della città friulana fa capire come, per i fedeli in carrozzina, resti un’impresa partecipare alla messa e ad altri riti religiosi. Su 44 chiese monitorate, infatti, solo 19 si possono definire fruibili da parte di questa fascia di cittadini. I recenti lavori di restauro sulla Cattedrale e una chiesa di recente costruzione farebbero però pensare a un’evoluzione in positivo della situazione

Il primo rifugio di montagna senza barriere

È stato inaugurato nei giorni scorsi, con tanto di ascensore e scivolo, nelle Alpi Orobie, in Alta Val Seriana. Si tratta del Rifugio Alpe Corte, a 1.410 metri, ora fruibile anche da chi non può camminare, e può farsi accompagnare in macchina, o da chi fa fatica a vedere, sentire, parlare o capire. Un bel risultato ottenuto soprattutto grazie all’impegno del CAI di Bergamo

Barriere negli edifici privati: lo Stato non finanzia, l’Umbria fa quel che può*

Per non lasciare scoperto un settore così delicato e importante, come quello dei contributi destinati all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, l’Umbria si era dotata nel 2002 di una Legge Regionale, per garantire l’erogazione dei contributi stessi, anche in mancanza di risorse nazionali, ma con i 400.000 euro scarsi assegnati per il 2009 si potrà rispondere a una sola domanda di finanziamento per ciascun Comune umbro

Contributi e patrocini solo ad eventi accessibili*

Non chiede fondi a società o aziende – l’Associazione Diritti Diretti di Chieti – ma un impegno a grandi, medie e piccole imprese (pubbliche, private, profi o non profit) a concedere contributi o patrocini solo a iniziative ed eventi senza barriere architettoniche, che ne permettano la fruizione a chi ha problemi motori e a mamme con bimbi nei passeggini. Il tutto tramite un protocollo d’intesa che se non rispettato, verrà immediatamente rescisso, comportando anche una penale

Accessibili ai disabili? Non sembra proprio

Sono quegli alberghi della Riviera Romagnola segnalati da un sito internet, in uno dei quali un nostro lettore ha vissuto una spiacevole avventura con il figlio in carrozzina. Ma in base a quali criteri i gestori di quelle strutture ritengono che esse siano “accessibili ai disabili”? Ed è giusto che vengano segnalate come tali, oltre che “fregiarsi” nei loro siti del marchio con la persona in carrozzina? Ultimo, ma non ultimo, perché l’accessibilità viene connessa solo alle difficoltà motorie e non agli altri tipi di disabilità?

Non si va a Tivoli per andare in bagno!

«A spasso in un romantico mondo tra ruderi romani, cascatelle e grotte»: questo recita – e non a torto – il sito che presenta la meravigliosa Villa Gregoriana a Tivoli, non lontano da Roma. Ma è un invito che non vale per tutti. E così, nemmeno in un’afosa domenica di agosto, chi è disabile può permettersi di dimenticare il “pericolo discriminazioni”…

Vita dura allo Stadio San Nicola di Bari

Si tratta di quel gioiello architettonico progettato negli anni Ottanta da Renzo Piano e realizzato in occasione dei Campionati Mondiali di Calcio del 1990 in Italia. Eppure, come denuncia la FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in tale impianto l’accessibilità alle persone con disabilità motoria è quanto meno “condizionata”. Viene dunque richiesto alle autorità istituzionali del capoluogo pugliese e a quelle sportive un tavolo tecnico, per rimodulare la fruibilità della struttura, ricordando anche che il rispetto delle normative di sicurezza e il mantenimento dell’ordine pubblico «non devono essere utilizzate come “pretesto” per creare ulteriori ostacoli o barriere»

Quel trenino della Val Venosta ovvero Lezione di accessibilità ferroviaria

Riattivata nel 2005 a cura della Provincia Autonoma di Bolzano, la linea ferroviaria Merano-Malles è un vero gioiello di fruibilità anche per chi si muove sulle ruote, ciclisti o persone in carrozzina che siano. E forse all’amministratore delegato delle ferrovie italiane non farebbe male un soggiorno in quella zona, per verificare l’abisso di accessibilità che separa la maggior parte dei treni italiani da quelli delle “valli delle mele”!

Ancora troppi ostacoli alla libertà di spostarsi

Anche d’estate resta quanto mai attuale il tema del trasporto di persone con ridotta mobilità e anzi, in corrispondenza con le vacanze, il perdurare di situazioni che talora rasentano l’assurdo – come quelle di chi è costretto a viaggiare nella stiva di una nave o di chi si vede ancora rifiutato in aereo, nonostante l’entrata in vigore di precise norme europee – rendono evidenti le troppe problematiche ancora irrisolte nel nostro Paese. Una breve panoramica dal trasporto privato a quello pubblico, segnalando anche alcune situazioni positive

Montesilvano: azioni concrete per l’accessibilità

Una nuova tappa del progetto “Mare senza barriere”, andata felicemente in porto nei giorni scorsi a Montesilvano, presso Pescara, ha coinciso con l’inaugurazione di una spiaggia pubblica totalmente accessibile. E non si tratta certo della prima concreta iniziativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, promossa nel Comune abruzzese

L’accessibilità e il Parco di Marano

Il Parco di Marano (Parma), che ospita due Centri Estivi del Comune di Parma, da quest’estate è ancora più adeguato alle esigenze di bambini e ragazzi con disabilità. L’Agenzia Politiche a favore delle Persone con Disabilità di Parma, infatti, ha destinato una cifra importante per la riqualificazione degli spazi del Parco, per coniugare la fruizione del vivere a contatto con la natura e le comodità con la realizzazione di strutture necessarie a un’esperienza piena e fortemente motivante. Costata 215.000 euro, la nuova casa è di circa 230 metri quadrati

Stiamo cercando di far capire a tutti che l’ovovia non renderà accessibile quel ponte

L’ovovia è quella sorta di cabina che dovrebbe percorrere la struttura del nuovo Ponte della Costituzione, sul Canal Grande di Venezia, trasportando carrozzine e persone con ridotta mobilità. «Una pezza posticcia», la definisce Giulio Nardone, presidente dell’Associazione Disabili Visivi, a nome della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e in ogni caso – concetto che è anche al centro delle azioni legali sostenute dalla stessa FISH – un intervento che non sana minimamente la discriminazione presente in un’opera di architettura contemporanea famosa in tutto il mondo, ma “nata come inaccessibile”. Un’ovovia che tra l’altro, a causa di una vertenza tra il Comune di Venezia e il costruttore, non si sa nemmeno quando verrà effettivamente inaugurata…

Far rispettare le leggi sui cani guida

Lo chiede l’assessore regionale alle Politiche Sociali della Campania, con una nota inviata agli organi istituzionali competenti e alle varie associazioni impegnate in questo ambito, rispondendo a una lettera aperta ripresa qualche giorno fa anche dal nostro sito, ove Salvatore Petrucci dell’UNIVOC (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi) aveva raccontato un mese e mezzo di “ordinarie” discriminazioni subìte per il rifiuto del suo cane guida in vari luoghi aperti al pubblico