Lavoro

Anche in Spagna poche persone con disabilità lavorano

Infatti, il tasso di occupazione del Paese iberico supera solo di poco quello già imbarazzante dell’Italia (poco meno di due persone con disabilità su dieci che lavorano), risultando essere del 28,3% contro il 67,2% della media nazionale di occupati. Lo afferma un recente rapporto dell’Osservatorio Statale Spagnolo sulla Disabilità, individuando da una parte una cultura ancora arretrata, dall’altra l’inaccessibilità, come cause principali del fenomeno

Prima le persone, poi le competenze

È questa la filosofia con cui è nata AgenziaLavoroDisabili.it, piattaforma di internet gratuita, con garanzia della privacy, in regola con le norme sull’accessibilità e di facile consultazione, che intende presentare i candidati con disabilità al mondo del lavoro. L’idea dell’iniziativa – che si propone anche come servizio per le aziende – proviene da una persona con disabilità uditiva

Licenziamento dei lavoratori disabili avviati dai servizi per il collocamento obbligatorio

Presentiamo – con questo ampio approfondimento – uno sguardo d’insieme sulle tutele e le cautele di cui la legge e la giurisprudenza circondano il licenziamento di un lavoratore avviato da parte dei servizi competenti per il collocamento obbligatorio delle persone con disabilità: licenziamento per mancato superamento del periodo di prova, per giustificato motivo soggettivo od oggettivo, per disabilità sopravvenuta o insussistente, fino alla risoluzione per la scadenza del termine. Le varie Sentenze della Cassazione e le leggi, a partire dalla 68 del 1999 che ha fissato le norme per il diritto al lavoro dei disabili

L’inderogabile diritto al lavoro

È organizzato della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dall’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) il convegno che il 29 gennaio, a Caltanissetta, sarà dedicato alla Convenzione ONU sui Diritti delle persone con Disabilità e al lavoro delle persone con disabilità. L’iniziativa si svolgerà in un territorio particolarmente attento a tali tematiche, come dimostra anche il recente richiamo alla Convenzione ONU, in un Protocollo d’Intesa stipulato tra la Consigliera di Parità della Provincia, l’Ufficio Provinciale del Lavoro e le Organizzazioni Datoriali di Rappresentanza

Qual è la strada giusta per difendere quei posti di lavoro?

Anche dopo l’approvazione da parte della Commissione Lavoro alla Camera della Proposta di Legge che intende difendere la quota dei posti dei lavoro per le persone con disabilità e che dovrà ora transitare per l’Aula e in Senato, resta concreto il rischio che quelle quote di riserva – definite dalla Legge 68/99 – vengano intaccate dalla norma che nel 2010 aveva inteso garantire i giusti diritti dei familiari delle vittime del terrorismo e della criminalità. E mentre chi ha lanciato quella Proposta di Legge e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) dichiarano di voler continuare la loro azione di pressione, ben oltre la manifestazione di protesta del 18 gennaio a Roma, c’è anche chi – come l’Associazione Luca Coscioni – ritiene che la soluzione possa stare non nella Proposta di Legge in discussione, ma nella semplice eliminazione di quell’articolo approvato nel 2010

A Termoli hanno vinto i lavoratori con disabilità

Proprio nello stesso giorno in cui si svolgeva il noto referendum di Torino Mirafiori, abbiamo registrato sulle cronache molisane un’Ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale che ha seccamente rigettato un ricorso riguardante lo stabilimento di Termoli (Campobasso) del Gruppo Fiat e che ha sostanzialmente ribadito il diritto dei lavoratori con disabilità ad essere occupati in tale azienda, secondo quanto stabilito dalla Legge 68 del 1999

Una manifestazione a Roma, per salvare quelle migliaia di posti di lavoro

È ormai concreto il rischio che venga intaccata la quota di posti di lavoro riservati alle persone con disabilità, come stabilì la Legge 68 del 1999. Resta infatti poco tempo, nonostante le rassicurazioni prodotte dal Governo nei mesi scorsi, per arrivare all’approvazione di quella Proposta di Legge che pur garantendo i giusti diritti dei familiari delle vittime del terrorismo e della criminalità, non pregiudicherebbe però quello stesso diritto per le persone con disabilità. Un sit-in di protesta, pertanto, si è avuto a Roma il 18 gennaio, di fronte alla sede del Ministero per i Rapporti con il Parlamento, cui ha partecipato anche una delegazione della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). «L’aziione di pressione – ha dichiarato il presidente di quest’ultima Pietro Barbieri – dovrà proseguire, al di là dell’iniziativa di oggi, con un’azione simultanea di tutto l’associazionismo e delle voci più attente»

L’integrazione non si realizza con la ricetta del farmacista

Sono parole di Flavio Cocanari, indimenticato responsabile del Settore Disabilità per la CISL, cui lo stesso sindacato ha dedicato dal 2004 un premio, con il duplice intento di dare visibilità a progetti o attività particolarmente meritevoli nel campo dell’inclusione sociale e socio-lavorativa delle persone con disabilità, offrendo al contempo alle proprie strutture un ambito privilegiato di analisi e di approfondimento. Per il 2010 il Premio “Flavio Cocanari” è andato all’ASP 3 (Azienda Provinciale Sanitaria) di Catania, Nucleo Operativo Interventi di Rete, per la sua preziosa attività di inserimento lavorativo delle persone con disabilità psichica e il riconoscimento verrà consegnato il 3 dicembre nella città etnea, durante un convegno cui parteciperà anche il segretario generale della CISL Raffaele Bonanni

Lavoro e disabilità: dalle parole ai fatti

Un laboratorio che proponga opportunità di lavoro, tenendo conto da una parte delle sempre maggiori qualifiche professionali delle persone con disabilità, dall’altra delle nuove esigenze del mondo del lavoro: è questo l’obiettivo della Fondazione Sodalitas, che a tale scopo metterà insieme il 3 dicembre a Milano, nel corso di un convegno, le aziende, le istituzioni, l’università e il terzo settore, ovvero tutti gli attori interessati a realizzare attività utili a facilitare l’inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, attualmente in grande trasformazione

Scopri il tuo talento, con «Quelli della 68»

Significativamente chiamato “Quelli della 68” – riferendosi naturalmente alla Legge 68/99, sul diritto al lavoro delle persone con disabilità – il nuovo sportello della UILDM Laziale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), nato per offrire percorsi di formazione e orientamento al lavoro alle persone con bisogni speciali, verrà presentato il 2 dicembre a Roma

Diversitalavoro cerca talenti cui offrire pari opportunità

Nato nel 2008 e con importanti risultati già ottenuti nelle edizioni precedenti, il progetto Diversitalavoro – promosso dal Dipartimento della Presidenza del Consiglio UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), insieme alla Fondazione Sodalitas, a Synesis Career Service e alla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità – si propone di facilitare l’inserimento lavorativo di laureati e diplomati con disabilità o di origine straniera, coinvolgendo aziende e istituzioni sensibili ai valori della diversità e dell’inclusione sociale. La quinta edizione dell’iniziativa sarà a Roma, il 18 novembre, e dopo gli incontri con tutti i candidati selezionati, è previsto anche un convegno sul tema “‘Diversi’ luoghi di lavoro”

Lavoro e disabilità: si tratta davvero di «un tema di tutti»?

Mancata consapevolezza delle responsabilità e anche delle opportunità: sarebbero queste le cause dei risultati ancora mancanti, in un territorio pureassai virtuoso – rispetto alla media nazionale – come quello della Provincia di Parma, in ambito di lavoro delle persone con disabilità. Se ne parlerà l’11 novembre, nel corso di un convegno promosso nella città emiliana dalla locale Associazione Fa.Ce (Famiglie Cerebrolesi), con il patrocinio del Comune e della Provincia

Non è possibile contrapporre le vittime di terrorismo e criminalità ai disabili!

Eppure un recente Decreto Legge rischia proprio di ottenere questo effetto, riservando, nelle aziende con più di cinquanta dipendenti, l’1% del totale agli orfani e ai superstiti delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, che andrebbero a occupare i posti riservati alla persone con disabilità dalla Legge 68/99. Per evitare che questo accada, la deputata Amalia Schirru ha presentato un’Interrogazione in Commissione Lavoro della Camera, ricevendo una risposta dal Governo ritenuta interlocutoria. In parallelo la stessa deputata è stata quindi anche la prima firmataria di una Proposta di Legge, volta a risolvere la questione

Un premio a Parma per le aziende che assumono persone con disabilità

In un territorio che può vantare cifre importanti sul fronte dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, oltre al sostanziale rispetto della Legge 68/99, è la stessa Provincia di Parma a lanciare una nuova iniziativa, per premiare quelle imprese che hanno fornito opportunità di lavoro ai disabili, andando talora oltre i loro stessi doveri di legge

Detassare quelle borse lavoro sarebbe un’altra conquista di cittadinanza

C’è un’ampia casistica riguardante assegni o borse di studio, borse regionali di ricerca e di alta formazione o borse per il recupero e il reinserimento di persone colpite da condanne penali, tutte situazioni per le quali è prevista la detassazione. Perché dunque non dovrebbe essere lo stesso per le persone con disagio mentale che in Sardegna – grazie anche al contributo fondamentale della FISH Regionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – verranno entro breve inserite in un innovativo progetto, fondato sulla valorizzazione della persona con disabilità come risorsa sociale?

Per un lavoro senza barriere

Se ne parlerà il 9 settembre a Cerignola (Foggia), nel corso di un convegno all’interno della Prima Fiera del Libro, dell’Editoria e del Giornalismo della città pugliese. Stato dell’applicazione della Legge 68/99 sul lavoro delle persone con disabilità, tirocini formativi e collocamento mirato, tra i temi di discussione, per un incontro – voluto dalla locale Associazione Superamento Handicap – che potrà contare anche sulla partecipazione di alcuni rappresentanti istituzionali

Quei meccanismi che ostacolano sempre più il lavoro dei disabili

Dal momento dell’entrata in vigore della Legge 68/99 – sul diritto al lavoro delle persone con disabilità – si è sostanzialmente assistito a una graduale erosione del sistema di chiamata numerica, che configurava un vero e proprio obbligo di adempimento da parte delle imprese. Proviamo dunque a spiegare perché lo Stato, in àmbito di lavoro, sembra avere abbandonato le persone con disabilità al loro destino – soprattutto quelle più gravi – oltre ad avere smarrito il fondamento costituzionale delle assunzioni obbligatorie, che a suo tempo era stato ravvisato nell’articolo 38 della Costituzione. Un meccanismo da combattere e una Legge – la 68/99 – da monitorare costantemente, soprattutto dando visibilità agli elenchi (pubblici) delle quote di riserva delle aziende

Al lavoro tra i fiori e in mezzo al verde

Verrà presentato il 25 giugno a Villa d’Adda (Bergamo), il progetto “Chopin: Diversamente Impresa”, proposta per un’esperienza lavorativa rivolta a persone con disabilità che abbiano terminato il percorso scolastico e che nascerà all’inizio del 2011, occupando quindici persone a part-time, impegnate nella lavorazione, coltivazione e vendita di prodotti floreali. L’iniziativa è nata nella Provincia orobica, per volontà del Forum delle Associazioni (Area Diversamente Abili) dell’Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino, dell’A.Ge. (Associazione Genitori Italiani) e della Cooperativa Lavorare Insieme

Alcune buone prassi per il benessere e l’occupabilità

Alcune iniziative e progetti attuati in zone diverse del nostro Paese, a sostegno dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e in particolare di quelle con disabilità psichica, saranno al centro della tavola rotonda del 18 giugno a Catania, promossa dalla locale Azienda Sanitaria Provinciale e dalla Regione Sicilia. L’iniziativa rientra nell’ambito del Progetto “Disability and Social Exclusion (DSE)”, cofinanziato dalla Commissione Europea