Studio

Serve più attenzione e ascolto per gli studenti con sclerosi multipla

Serve più attenzione e ascolto per gli studenti con sclerosi multipla

«L’esordio della sclerosi multipla può avvenire anche in età pediatrica, entro i 18 anni e per i giovani che ne sono colpiti la scuola rappresenta una delle esperienze più importanti. È fondamentale, quindi, che sin dai primi giorni il loro percorso scolastico sia adeguatamente supportato, poiché influisce direttamente sul loro sviluppo personale»: a dirlo è Francesco Vacca, presidente dell’Associazione AISM, che ha lanciato un appello affinché le scuole pongano maggiore attenzione ai bisogni dei ragazzi e delle ragazze con sclerosi multipla e patologie correlate

Un documento dell’ANFFAS su quella Sentenza del Consiglio di Stato

Un'assistente all'autonomia e alla comunicazione insieme a due bimbi

«Si tratta di una Sentenza pericolosa, poiché se non approfondita può mettere a serio rischio i diritti degli studenti e delle studentesse con disabilità»: così Roberto Speziale commenta quella recente Sentenza del Consiglio di Stato riguardante l’assistenza agli studenti e alle studentesse con disabilità, che tanto ha fatto discutere anche sulle nostre pagine e sulla quale la stessa ANFFAS ha prodotto un ampio documento di posizionamento, ritenuto «necessario per chiarire molteplici aspetti, ai fini del pieno rispetto del diritto all’inclusione scolastica»

Scuola, sostegno e inclusione: un’ondata di protesta condivisa

Un'immagine della manifestazione di Roma davanti al Ministero dell'Istruzione e del Merito

Nel riferire dell’esito della recente manifestazione/presidio a Roma, davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito, “a tutela di una scuola realmente inclusiva”, Fernanda Fazio e Nicola Striano sottolineano come «la complessità degli adempimenti, la contraddittorietà di alcuni provvedimenti, la parcellizzazione di qualunque Decreto, Circolare, Bando abbia dato corpo, con il recente Decreto Legge 71/24, divenuto poi la Legge 106/24, ad una sorta di “brodo primordiale” generativo di un’ondata di protesta condivisa»

Manifestazione/presidio nazionale per un’inclusione scolastica di qualità

Manifestazione/presidio nazionale per un’inclusione scolastica di qualità

Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, che già da alcuni mesi ha avviato una serie di iniziative a tutela di una scuola inclusiva di qualità, e contro alcune parti sull’inclusione degli alunni e delle alunne con disabilità contenute nel Decreto Legge 71/24 (divenuto successivamente la Legge 106/24), a partire dall’equiparazione dei titoli di specializzazione per il sostegno conseguiti all’estero e dei corsi per il sostegno stesso affidati all’INDIRE, ha promosso per domani, 4 settembre, a Roma, una manifestazione/presidio nazionale sotto il Ministero dell’Istruzione e del Merito

A rischio la giusta assistenza scolastica per gli allievi con autismo

A rischio la giusta assistenza scolastica per gli allievi con autismo

«I Decreti di riparto dei 224 milioni del Fondo inclusione delle persone con disabilità destinati al potenziamento dei servizi di assistenza scolastica all’autonomia e alla comunicazione – denunciano dall’Associazione ANGSA -, non specificano che debbano essere disponibili educatori esperti di strategie basate sull’ABA (Analisi Applicata del Comportamento), come obbligano i Livelli Essenziali di Assistenza. In tal modo gli allievi con autismo non avranno un’assistenza adeguata, ma generica, e dunque spesso inutile, con grande spreco di risorse pubbliche»

Quelle assurde limitazioni all’istruzione domiciliare

Quelle assurde limitazioni all’istruzione domiciliare

«Da anni – scrive Flavio Fogarolo, a commento di una specifica situazione – il nostro sistema scolastico garantisce il diritto all’istruzione anche agli alunni che non possono frequentare la scuola a causa di specifiche patologie, e il servizio offerto è generalmente più che soddisfacente. Anche in questo campo non possiamo certo dire che tutto funziona benissimo ovunque, ma spiace constatare che a volte le criticità derivano, purtroppo, da incomprensibili rigidità amministrative: le risorse ci sono, le competenze professionali pure, potrebbe andare tutto bene… ma così non è»

Dietro ogni barriera c’è un facilitatore: strumenti per il PEI

Dietro ogni barriera c’è un facilitatore: strumenti per il PEI

«Negli ultimi anni – scrive Claudia Trombetta – l’introduzione del nuovo modello ministeriale di PEI per gli studenti con disabilità (Piano Educativo Individualizzato) ha favorito la possibilità di farlo uscire dalla zona della “compilazione burocratica dei documenti obbligatori” per accedere allo status di strumento flessibile e dinamico, che crei reali opportunità di inclusione, partecipazione e apprendimento. Come muoversi dunque?»: è la stessa Claudia Trombetta, psicologa-psicoterapeuta, formatrice e supervisore, a fornire nel presente contributo alcune possibili indicazioni operative

“Abitare le differenze”: il sostegno tra responsabilità e passioni

“Abitare le differenze”: il sostegno tra responsabilità e passioni

«L’insegnamento di sostegno – scrive Giovanni Merlo – è il pilastro che sorregge l’esperienza, tutta italiana, dell’inclusione dei bambini e dei ragazzi con disabilità nella scuola. Una professione di successo, almeno dal punto di vista quantitativo, dal momento che i numeri crescono di anno in anno; che però non gode di una particolare considerazione sociale e di cui è facile parlare dei problemi piuttosto che dei meriti. “Abitare le differenze” è un bel libro di Mario Paolini che prova a invertire questa tendenza, cercando di fare luce sulle “responsabilità e passioni del fare sostegno”»

Cosa significa quell’impennata di certificazioni di disabilità?

Cosa significa quell’impennata di certificazioni di disabilità?

Nella città di Reggio Calabria «un eccesso di medicalizzazione nelle scuole ha portato a un numero incredibile di diagnosi di disabilità ai sensi della Legge 104/92 tra gli studenti, specialmente tra gli alunni rom, ma anche tra gli altri alunni»: a denunciarlo è l’Associazione Un mondo di mondi, secondo la quale si tratta di una problematica grave, che richiede interventi urgenti, poiché «la medicalizzazione delle difficoltà di apprendimento dovrebbe essere affrontata attraverso la pedagogia, piuttosto che tramite diagnosi e sostegni che abbassano le aspettative degli alunni»

La dispersione scolastica che riguarda anche gli studenti con disabilità

Il problema della dispersione scolastica è uno dei più gravi che affliggono le scuole di tutto il mondo, compresa purtroppo anche quella italiana. E pur essendo migliorata la situazione negli ultimi anni, permane una pericolosa disparità tra il Nord, dove la dispersione è attualmente calcolata sotto il 10%, e il Sud, dove raggiunge punte del 16% e del 21%. Il tutto senza contare i preoccupanti dati dell’“analfabetismo di ritorno”. Tali problemi riguardano in particolare anche gli studenti con disabilità, con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e con ulteriori Bisogni Educativi Speciali

Stralciare quegli articoli sul sostegno del Decreto Legge 71/24!

«Domani, 23 luglio – scrive Salvatore Nocera – il Senato approverà così com’è uscito dalla Camera il Decreto Legge 71/24, comprese le norme riguardanti i supplenti di sostegno senza titolo di specializzazione e i docenti con specializzazione conseguita all’estero. A questo punto, anche per evitare un possibile contenzioso costituzionale, invito chiunque creda nella qualità dell’inclusione scolastica a chiedere con urgenza al Governo e al Senato di stralciare gli articoli 6 e 7 di quel Decreto, per riflettere con più calma entro il 31 luglio, termine ultimo per la conversione in legge»

Smartphone a scuola: niente divieto per gli alunni con disabilità

Il divieto dell’uso dello smartphone nelle scuole del primo ciclo, stabilito da una recente Nota Ministeriale, non riguarderà gli alunni con disabilità, quelli con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e quelli con altri BES (Bisogni Educativi Speciali), i quali potranno continuare ad utilizzare tutti gli strumenti elettronici necessari per l’inclusione scolastica indicati nei rispettivi PEI (Piani Educativi Individualizzate) e PDP (Progetti Didattici Personalizzati)

Per una vera inclusione scolastica di qualità servono interventi strutturali

Sulla parte dedicata all’inclusione scolastica contenuta nel Decreto Legge 71/24, che molto ha fatto discutere anche sulle nostre pagine e per il quale è arrivata ora l’approvazione definitiva alla Camera del testo di conversione in legge, si sofferma la Federazione FISH, che oltre a commentare alcuni articoli di quella norma, evidenzia l’annosa carenza di insegnanti di sostegno specializzato, chiedendo interventi strutturali in tale àmbito, «per costruire un reale sistema scolastico di qualità che superi le attuali incancrenite storture»

Quel Decreto compromette la qualità della formazione e dell’inclusione

Il percorso formativo stabilito in tema di inclusione scolastica dal recente Decreto Legge 71/24 «compromette la qualità della formazione e dell’inclusione nel nostro Paese»: a dirlo è un nutrito gruppo di docenti specializzati sul sostegno didattico che per questo hanno deciso di promuovere un presidio di protesta a Roma, per la mattinata del 16 luglio

L’inclusione scolastica alla Settimana sociale dei cattolici in Italia

«In un momento in cui in Italia abbiamo dovuto assistere a dichiarazioni ufficiali contro l’inclusione scolastica – scrive Salvatore Nocera -, oltre ad assistere impotenti all’inerzia dell’Osservatorio sull’Inclusione Scolastica del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ritengo importante che il Servizio Nazionale per la Pastorale delle Persone con Disabilità della CEI, come farà all’imminente Settimana Sociale dei cattolici in Italia in programma a Trieste, dedicata al tema “Al cuore della democrazia”, richiami l’attenzione sui rischi di “ritorno indietro” dell’inclusione scolastica»

Preoccupa il futuro di quel ragazzo, atterrisce il silenzio delle Istituzioni

«Dopo oltre un mese da quel 27 maggio – scrivono dall’ANGSA Lazio – in cui quel ragazzo con disabilità è stato ritrovato accasciato nel cortile interno di un liceo di Roma, si prospetta purtroppo la gestione di una paralisi in comorbidità con l’autismo. E in tutto questo, silenzio assoluto da parte della scuola, dell’Ufficio Scolastico Regionale e del Ministero dell’Istruzione e del Merito. La stessa Procura non ha ancora comunicato alla famiglia eventuali azioni intraprese. Chiediamo dunque, ancora più forte di prima, che vengano chiarite le circostanze e le responsabilità del fatto!»

Un progetto per sensibilizzare gli alunni e le alunne sulla disabilità visiva

«Invitiamo tutte le istituzioni scolastiche a considerare l’integrazione di questo nostro progetto nel prossimo anno scolastico»: a dirlo è Giuseppe Fornaro, presidente della Rete campana CIVES, nel lanciare, anche per il prossimo anno scolastico 2024-2025, il progetto didattico “A scuola imparo a guardare il mio amico”, rivolto ad alunni e alunne tra i 5 e i 13 anni, per sensibilizzarli sul tema della disabilità visiva, promuovendo l’inclusione e la comprensione attraverso una serie di attività pratiche, pensate per adattarsi alle diverse fasce d’età e ai differenti livelli di conoscenza

Quando le potenzialità sono sostenute dall’ambiente, può arrivare anche la laurea

Possono essere molte le potenzialità delle persone con una condizione genetica come la sindrome dell’X fragile, ma per arrivare a un pieno e positivo sviluppo della persona, sono fondamentali i giusti percorsi di sostegno: ben lo dimostra Luca Razzauti, e lo fa alla grande, se è vero che nei giorni scorsi il giovane ha conseguito con il massimo dei voti il suo terzo titolo di laurea all’Università di Pisa e per consentirgli questo nuovo traguardo, è stato ancora una volta determinante il supporto dell’Unità di Servizi per l’Integrazione degli Studenti con Disabilità dell’Ateneo toscano

Buona Maturità a tutti gli studenti e le studentesse con disabilità!

«Avete già raggiunto un grandissimo traguardo e un lodevole risultato», scrive Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH, nell’augurare un buon Esame di Maturità agli studenti e alle studentesse con disabilità. «Siete stati grandi maestri di vita per me e per il mondo che rappresento – aggiunge – e ai genitori un grazie particolare per avere sostenuto i propri figli con disabilità con tanto amore, coraggio, costanza e caparbietà, con tutta la giusta attenzione, durante un lungo e articolato percorso scolastico, non sempre appropriato e rispondente ai loro bisogni»