La risposta ospedaliera (e fuori dall’ospedale) alle persone con disabilità

«Con questo incontro vogliamo fornire una prima mappa a livello nazionale sulla risposta ospedaliera dedicata alle persone con disabilità, promuovendo allo stesso tempo la creazione di percorsi socio-sanitari di presa in carico e di continuità assistenziale al di fuori dell’ospedale, che si estendano a tutti gli àmbiti che concorrono nel definire la qualità di vita di ciascuno: quotidianità, lavoro, cultura, residenza»: così la Fondazione Mantovani Castorina presenta un interessante convegno promosso per il 6 ottobre a Milano

Particolare di persona in carrozzina, con un infermiere a fianco, in un ospedaleÈ un tema di cui «Superando.it» si occupa ormai da molto tempo e con particolare attenzione, quello riguardante l’accoglienza delle persone con disabilità in ospedale, come si può vedere anche qui a fianco, dall’elenco dei contributi da noi pubblicati. È quindi con piacere che segnaliamo il convegno intitolato Oltre il Progetto “DAMA”. Da una rete nazionale degli ospedali per la disabilità a un nuovo approccio culturale al benessere delle persone con disabilità, in programma per il 6 ottobre a Milano (Auditorium Testori della Regione Lombardia), a cura della Fondazione Mantovani Castorina, in collaborazione con l’Assessorato al Welfare della Regione Lombardia, l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Santi Paolo e Carlo di Milano,oltreché avvalendosi del patrocinio del Comune di Milano.

«L’incontro – spiegano dalla Fondazione Mantovani Castorina – fornirà una prima mappa a livello nazionale sulla risposta ospedaliera dedicata alle persone con disabilità, prefiggendosi allo stesso tempo di promuovere e favorire la creazione di percorsi socio-sanitari di presa in carico e di continuità assistenziale al di fuori dell’ospedale, che si estendano a tutti gli àmbiti che concorrono nel definire la qualità di vita di ciascuno: quotidianità, lavoro, cultura, residenza. Sono gli obiettivi, per altro, da cui prende origine la nostra stessa Fondazione, costituitasi nel 2008 dall’incontro di alcune famiglie con figli con disabilità grave e un gruppo di medici del Progetto DAMA».
Quest’ultimo, lo ricordiamo – ove DAMA è l’acronimo di Disabled Advanced Medical Assistance (“Assistenza medica avanzata per le persone con disabilità”) – è un’iniziativa nata nel 2001 presso l’Ospedale San Paolo di Milano, per rispondere alle specifiche istanze di famiglie con persone con disabilità.

Assieme a Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, a Marco Salmoiraghi e Daniela Malnis, rispettivamente direttore generale e direttrice socio sanitaria dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, a Giuseppe Arconzo, delegato del Rettore per la Disabilità nell’Università di Milano e a Filippo Ghelma, responsabile del Progetto DAMA, saranno presenti all’incontro del 6 ottobre i referenti di alcuni progetti ospedalieri e non, sorti a livello nazionale, per rispondere appunto alle esigenze delle persone con disabilità grave e gravissima e delle loro famiglie. (S.B.)

È disponibile a questo link il programma completo del convegno del 6 ottobre a Milano. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Comunicazione Fondazione Mantovani Castorina (Francesca Naboni), comunicazione@fmc-onlus.org.

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