Tutto quello che si deve sapere sul diritto allo studio

«Nessuna domanda di iscrizione a scuola può essere rifiutata in virtù della disabilità»: parte da questo fondamentale assunto, il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della Federazione LEDHA, nel documento intitolato “Diritto allo studio: cosa è necessario sapere”, in cui vengono elencati tutti i diritti esigibili degli alunni e degli studenti con disabilità, alla luce della normativa vigente. «Perché conoscere questi diritti – viene sottolineato dalla stessa LEDHA – e sapere quali sono le basi normative su cui poggiano, rappresenta il primo passo per tutelarli in maniera efficace»

Alunno con disabilità e professore«Nessuna domanda di iscrizione può essere rifiutata in virtù della disabilità e in tal senso, il diritto allo studio degli alunni con disabilità si realizza attraverso l’inclusione scolastica, che prevede l’obbligo dello Stato di predisporre adeguate misure di sostegno, alle quali concorrono a livello territoriale, con proprie competenze, anche gli Enti Locali e il Servizio Sanitario Nazionale»: partendo da questo fondamentale assunto, il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha recentemente pubblicato il documento intitolato Diritto allo studio: cosa è necessario sapere, nel quale vengono elencati i diritti esigibili degli alunni e degli studenti con disabilità, alla luce della normativa vigente.
Il testo è stato elaborato nell’àmbito della campagna LEDHA Vogliamo andare a scuola 2017, perché «conoscere questi diritti – viene sottolineato dalla stessa LEDHA – e sapere quali sono le basi normative su cui poggiano, rappresenta il primo passo per tutelarli in maniera efficace».

Nel dettaglio dei contenuti, la pubblicazione elenca innanzitutto i documenti necessari all’iscrizione degli alunni con disabilità nei vari ordini di scuola (dall’asilo nido alla secondaria di secondo grado).
Successivamente viene spiegato, in modo utile e chiaro, il significato di alcune sigle e termini ricorrenti nel mondo della scuola, da DF (Diagnosi Funzionale) a PEI (Piano Educativo Individualizzato), ricordando chi deve occuparsene e in quali tempi.
Nello specifico del PEI, si sottolinea che «redigerlo in maniera incompleta integra già di per sé una violazione dei diritti dell’alunno con disabilità».
E ancora, si affrontano una serie di situazioni e di temi in cui si può determinare una situazione di discriminazione ai danni degli studenti con disabilità: dalle barriere architettoniche all’organizzazione delle gite, dai campi estivi pre e post-scuola al trasporto scolastico.
Infine, vengono illustrate le varie figure che interagiscono con gli alunni con disabilità, dall’insegnante di sostegno agli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, insieme ai compiti che loro competono. (S.B.)

Ricordiamo ancora il link a cui è disponibile il documento di cui si parla nella presente nota. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it (Ilaria Sesana).

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