Bravo Nicolò, bravi gli insegnanti!

Il voto massimo (100 su 100) ottenuto da Nicolò Zaninello dopo cinque anni di scuola superiore all’Istituto Professionale Alberghiero Cipriani di Adria (Rovigo) è ancor più degno di nota, se si tiene conto che Nicolò è un giovane con un disturbo dello spettro autistico, che tuttavia – grazie a un percorso di studi personalizzato, pensato e “cucito” su di lui, da parte dei suoi insegnanti – ha trasformato i propri punti di debolezza in punti di forza

Nicolò Zaninello

Il “centino” Nicolò Zaninello, durante la sua esperienza in cucina, legata al Progetto “Pasta della Corte”

Come hanno riferito i quotidiani locali della zona di Rovigo, il voto massimo (100 su 100) ottenuto da Nicolò Zaninello dopo cinque anni di scuola superiore all’Istituto Professionale Alberghiero Cipriani di Adria (Rovigo) è ancor più degno di nota, se si tiene conto che Nicolò è un giovane con un disturbo dello spettro autistico, che tuttavia – grazie a un percorso di studi personalizzato, pensato e “cucito” su di lui – ha trasformato i propri punti di debolezza in punti di forza.

«La sua sfida e quella di noi insegnanti – sottolineano la sua docente Barbara Giunta, referente per l’inclusione dell’Istituto Cipriani e Barbara Loro, insegnante di sostegno – è stata soprattutto quella di far crescere, oltre alla sua competenza legata al sapere, anche quella del “saper fare”, dandogli la possibilità di acquisire competenze professionalizzanti, partendo dall’esperienza per arrivare ai contenuti».
Nicolò, infatti, è stato uno dei protagonisti del progetto denominato Pasta della Corte, un percorso esperienziale realizzato fuori dalla scuola, inizialmente nella cucina dell’Agriturismo Corte Carezzabella di San Martino di Venezze (Rovigo) e successivamente nel laboratorio del Pastificio Il Tortellaio Matto di Boara Pisani (Padova).
Insieme ad altri compagni, ciascuno con il proprio insegnante di sostegno, Nicolo ha collaborato attivamente per tre anni consecutivi e per un giorno alla settimana, affiancando i professionisti di quegli esercizi, nel produrre pasta fresca e prodotti affini.

«Tutto questo – annotano ancora le insegnanti – è stato stupefacente, poiché se per chiunque è difficile uscire dalla propria zona di comfort per apprendere qualcosa di sconosciuto, figuriamoci per chi soffre di autismo, che come questo ragazzo trova nelle abitudini l’unica strategia per riordinare il mondo caotico del quale fa parte».
«Con questo 100 su 100 – concludono – Nicolò si appresta ora ad entrare a tutti gli effetti proprio in quel mondo caotico che prima la scuola gli permetteva di tollerare; è giusto sia così, anche in virtù dei suoi grandi progressi, ma senza dubbio questo ragazzo ed altri come lui necessitano di qualcuno che creda in queste potenzialità speciali e se ne prenda cura, offrendo opportunità che senza dubbio verranno colte con impegno e determinazione speciali». (S.B.)

Ringraziamo Barbara Giunta per la collaborazione.

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