I tablet e le applicazioni didattiche per gli alunni con autismo

«La tecnologia informatica – scrive l’insegnante Luisa De Simone – mostra enormi potenzialità e può costituire un valido supporto alla metodologia didattica in presenza di alunni con disturbo dello spettro autistico. Tramite una serie di applicazioni, ad esempio, il tablet può essere molto utile sia per la strategia di rinforzo, sia come strumento di apprendimento». È quindi la stessa De Simone ad illustrare in questo approfondimento le applicazioni rivelatesi più efficaci per l’apprendimento di un suo alunno con autismo, in àmbito di animali, geografia, musica e tecnologia

App "Italia Puzzle Quiz"

L’applicazione “Italia Puzzle Quiz” consente di ripassare alcune nozioni legate alla geografia italiana mediante quattro diverse modalità di gioco

La tecnologia informatica mostra enormi potenzialità e può costituire un valido supporto alla metodologia didattica in presenza di alunni con disturbo dello spettro autistico. I numerosi vantaggi di utilizzo si concretizzano nella naturale predisposizione alla tecnologia dei “nativi digitali”, che imparano molto in fretta ad usare dispositivi dell’ultima generazione da cui sono fortemente attratti come il tablet.
Oltre alle caratteristiche di leggerezza, grafica, interattività, chiarezza, reattività e realismo – tutti ingredienti ottimali per alimentare il coinvolgimento e la motivazione dell’allievo – l’introduzione di strumenti tecnologici rappresenta uno dei mezzi migliori per il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati. Nel caso di bambini con autismo, inoltre, il tablet può essere un potente alleato degli insegnanti, non soltanto all’interno di una strategia di rinforzo, che prevede il suo utilizzo per incrementare o diminuire la probabilità che un comportamento si manifesti in certe circostanze, ma anche come preziosissimo strumento di apprendimento.

È il caso di Flavio, alunno di una classe 3.0 della scuola media “D. Zoccola” di Pontecagnano Faiano (Salerno). Il tablet in dotazione di tale classe è un dispositivo con tastiera rimovibile (Microtech e-tab Pro tablet 2in1 dual OS Windows 10 Android), con due sistemi operativi che permettono un utilizzo grandemente versatile, che a seconda delle occasioni può diventare un semplice tablet oppure un notebook, permettendo quindi di lavorare sia con le applicazioni sia con i software.
Grazie a questa caratteristica, chi scrive ha potuto suddividere l’organizzazione didattica quotidiana in due momenti della giornata. Alle prime ore del mattino, ovvero la parte della giornata più impegnativa, durante la quale Flavio lavora più alacremente, ho riservato l’utilizzo del tablet collegato alla tastiera e trasformato quindi in notebook. Le restanti ore della giornata, invece, le ho dedicate maggiormente all’apprendimento mediante applicazioni didattiche, con l’utilizzo, quindi, del semplice tablet. Questa suddivisione consente tuttavia margini di variazione a seconda delle esigenze giornaliere e dell’umore del bambino.
L’utilizzo del tablet con la tastiera ha, per Flavio, una funzione innanzitutto di rinforzo, mediante la visione di specifiche presentazioni create su PowerPoint e PREZI Classic, con contenuti a lui graditi e che inframmezzano le diverse attività. Inoltre, integra la lezione con l’inserimento di attività multimediali precedentemente create su ambienti di apprendimento interattivi, come ad esempio LearningApps, Kahoot oppure WeSchool, tipo cruciverba, attribuzione di elementi, ordinamento di coppie parola-immagine e suono-parola, quiz a scelta multipla, ricerca di parole, puzzle ecc.
Si tratta di applicazioni web interamente gratuite, intuitive e facili da usare, che consentono di variare molto la didattica e anche di spezzare la monotonia della penna e del quaderno grazie alla tecnologia touch-screen [a schermo tattile, N.d.R.], che permette di interagire con l’interfaccia grafica attraverso l’utilizzo delle dita in maniera diretta e immediata. Queste applicazioni risultano essere utilissime anche in termini di economia del materiale, dal momento che consentono di lavorare anche in assenza di flashcards, tabelloni o altri strumenti generalmente molto usati nella didattica speciale.

Quando il tablet viene staccato dalla tastiera, è il momento in cui Flavio acquista una maggiore autonomia nell’apprendimento perché libero di scegliere le applicazioni in base alle sue preferenze. In particolare, ho selezionato un numero di applicazioni didattiche specifiche per ciascuna disciplina che fossero adatte a favorire il suo apprendimento e che, allo stesso tempo, rispondessero alle sue esigenze. Tali applicazioni stimolano i pre-requisiti scolastici e consolidano le conoscenze formali mediante contenuti di pertinenza educativo-didattica, e offrono strumenti di supporto e facilitazione all’apprendimento.
Sin dalla prima classe, Flavio ha lavorato con app sul pre-grafismo, sulla conoscenza dell’alfabeto e dei numeri, sulle sillabe, sulla letto-scrittura. Le applicazioni sono intuitive e ripetitive e si concretizzano in procedure facilmente memorizzabili e interiorizzabili. La necessità di anticipare gli eventi, tipica dei disturbi dello spettro autistico, è favorita da una forte prevedibilità e sistematicità degli stimoli. I testi e le parole sono accompagnati da rinforzi visivi e uditivi a supporto della comprensione, l’apprendimento è sostenuto dalla ripetitività di stimolazioni simili tra di loro e l’alto grado di interattività porta l’alunno a operare con tempi e capacità attentive sempre maggiori.
Le attività vengono in genere presentate sotto forma di gioco, creando un contesto originale, accattivante e molto funzionale all’apprendimento. Inoltre, è indiscutibile il valore educativo del gioco nella didattica scolastica, perché giocare fa abbassare i livelli di ansia, predisponendo in tal modo le condizioni favorevoli perché lo studente apprenda. Partecipare a un’attività ludica distrae dai contenuti strettamente didattici del compito poiché l’attenzione si concentra sull’obiettivo immediato del gioco e sulla sua dinamica. Un approccio di questo tipo evita che il bambino incontri grandi ostacoli nel suo percorso di apprendimento, in quanto fornisce feedback puntuali e coerenti di fronte agli eventuali successi o errori che consistono solitamente in immagini, musiche, suoni o animazioni facilmente comprensibili, come l’espressione di un personaggio felice o triste. Strategie di insegnamento basate su supporti visivi aiutano gli alunni con autismo a processare le informazioni favorendo la comprensione dei messaggi.

L’introduzione del tablet e delle applicazioni in un percorso d’insegnamento deve essere pensata all’interno di un progetto educativo in cui l’informatica rappresenta uno dei mezzi (e non un fine) per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le attività svolte mediante le applicazioni hanno pertanto funzione di integrazione e completamento di unità di apprendimento, realizzate su argomenti specifici per ciascuna materia.
Fondamentale è il lavoro di ricerca che va di pari passo col lavoro di progettazione delle UDA [Unità di Apprendimento, N.d.R.], in quanto è importante avere ben chiaro in mente in che modo si intenda procedere e con quali obiettivi.
Esistono tantissime applicazioni in commercio, ma ho scelto di illustrare quelle che si sono dimostrate più efficaci nell’apprendimento dell’alunno, meglio costruite secondo criteri strettamente didattici (presentazione dei contenuti, linguaggio, feedback ecc.) e che più facilmente rispecchiavano il tipo di esercizi svolti in classe. Sono tutte applicazioni Android, ma di alcune esiste anche la versione IOS; sono gratuite, non necessitano della connessione internet perché funzionano anche offline e non contengono pubblicità, quindi possono essere usate senza rischi dagli studenti. La selezione delle applicazioni giuste ha richiesto alcune ore di ricerca, ma anche qualche ora di gioco! Vediamole quindi nel dettaglio.

app "Animali - Indovina tutti i mammiferi e gli uccelli"

Il giovane allievo con autismo di Luisa De Simone alle prese con l’app “Animali – Indovina tutti i mammiferi e gli uccelli”

Animali – Indovina tutti i mammiferi e gli uccelli
(Autore Audrey Solovyev. Applicazione prodotta da PEGI3)
Materie: Scienze/Italiano
Come la maggior parte dei bambini, Flavio ha una predilezione per gli animali e perciò adora giocare con questa applicazione. In breve tempo ha imparato a leggere e scrivere il nome di circa cento animali e a riconoscere alcune tra le specie meno note.
Gli animali sono divisi in cinque categorie: Mammiferi, Uccelli, Rettili e Anfibi, Pesci, Insetti. L’applicazione presenta due modalità di apprendimento, la presentazione attraverso Flashcards e le Tabelle per ogni classe di animali. È possibile scegliere la tipologia di gioco: Quiz (facile e difficile): scrivi la parola lettera per lettera; Quiz a scelta multipla: le domande con quattro o sei varianti delle risposte; Gioco a tempo: rispondi a più di venticinque domande per ottenere una stella. L’applicazione è tradotta in diciannove lingue tra cui il francese e l’inglese, in questo modo si può estendere l’apprendimento dei nomi degli animali anche alle lingue straniere.
Animali è stata utilizzata all’interno di un lavoro di scienze riguardante le famiglie degli animali, i loro habitat e le caratteristiche fisiche, ma si adatta bene anche all’italiano perché insegna in modo semplice ed efficace a scrivere correttamente i nomi degli animali, guidando l’allievo verso l’autocorrezione mediante l’uso dei colori (verde – giusto; rosso – sbagliato).

Dello stesso Autore e con la stessa struttura segnaliamo: Capitali di tutti gli stati del mondo; Frutta e Verdura, Noci e Bacche; Le Regioni d’Italia – Mappe e capoluoghi italiani; Mappe di tutti gli Stati del mondo; Bandiere di tutti gli Stati del mondo; Le immagini facili.

Italia Puzzle Quiz
Geo Challenge – Geography Quiz
(Quest’ultima applicazione è prodotta da Wetpalm. Anno 2018)
Materia: Geografia
Un’altra grande passione di Flavio è la geografia che impara con piacere. Per tutto il triennio lo studio di questa materia è stato integrato con l’uso di applicazioni specifiche per conoscere l’Italia, l’Europa e gli altri Stati del mondo, seguendo in linea di massima lo stesso approccio.
Italia Puzzle Quiz è un’applicazione che consente di ripassare alcune nozioni legate alla geografia italiana mediante quattro modalità di gioco: Puzzle, che consiste nel posizionare ciascuna Regione nel posto giusto sullo stivale; Quiz sui capoluoghi, con domande a scelta multipla tra quattro possibili alternative, ove si deve indicare il corretto capoluogo di Provincia di una Regione e in ordine casuale sui capoluoghi delle Regioni; Quiz sulle città, per individuare quale, tra quattro possibili città, appartiene alla Regione indicata; Quiz sulla posizione, in cui si deve identificare dove si trova ogni Regione con un tocco.
Sia il puzzle che il quiz prevedono un punteggio che tiene conto del tempo impiegato e degli errori commessi. Meno errori si commettono e più velocemente si completa il gioco, maggiore sarà il record.
Per questa sua caratteristica del tempo, il gioco piace molto al bambino il quale è stimolato a migliorare continuamente il proprio tempo di risoluzione del puzzle e di risposta ai quiz, per battere il record.
Italia Puzzle Quiz favorisce la visualizzazione della cartografia dell’Italia, la memorizzazione delle sagome delle Regioni e dei luoghi ad esse associati; inoltre, la suddivisione delle Regioni in tasselli del puzzle aiuta a comprendere la dimensione spaziale delle Regioni stesse messe insieme a formare una nazione.

App "Piano for Kids"

L’applicazione “Piano for Kids” ha permesso all’insegnante di intraprendere l’uso di uno strumento musciale, insieme al suo alunno con autismo

Geography Challenge è un gioco di quiz geografico divertente e stimolante, con una grafica e un’animazione bellissime per testare la conoscenza della geografia del mondo. Esso è molto simile al precedente gioco di geografia e include quattro miniquiz in altrettante categorie: Bandiere di paesi: scegli la bandiera giusta per il Paese; Confini nazionali: scegli il Paese giusto che corrisponde alla mappa; Principali città del mondo: indica la giusta posizione sulla mappa; Famosi punti di riferimento in tutto il mondo: riconosci i monumenti più famosi e dove sono situati.
Sebbene l’applicazione sia in lingua inglese, ciò non costituisce un ostacolo alla comprensione, in quanto si tratta solo dei nomi delle nazioni e delle città o di brevi messaggi di feedback.
Oltre a favorire l’apprendimento della geografia, in queste applicazioni le informazioni veicolate attraverso il canale visivo e visuo-spaziale – via afferente privilegiata per le persone con disturbo dello spettro autistico – aiutano i bambini a sviluppare e rafforzare le funzioni mentali dell’orientamento rispetto allo spazio geografico.

Piano for Kids
(Applicazione prodotta da: YOVO Games. Anno 2014)
Materia: Musica
Questa applicazione mi ha permesso di intraprendere con Flavio l’uso di uno strumento musicale. L’interfaccia grafica è molto colorata e consente di scegliere tra piano, chitarra, tromba, percussioni e xilofono per avvicinare i bambini ai diversi suoni, ma la vera particolarità consiste nella riproduzione di ventiquattro canzoncine famose come Buon Compleanno, Nella vecchia fattoria A, B, C e molte altre.
L’applicazione consente di ascoltare la canzone seguendo i tasti che si illuminano tante volte quante volte si ripete la nota. Quando il bambino ripete la canzone sulla tastiera, segue i movimenti di un cursore premendo il tasto su cui esso è posizionato, finché non si sposta su un altro tasto per riprodurre la nota successiva.
Il principio di Piano Kids si basa sulla tipologia del gioco di memoria classico con sequenze di colori da memorizzare, ripreso e migliorato per renderlo adatto allo studio della musica. Ciascun colore corrisponde a una nota e la sequenza di colori a una sequenza musicale. Sfruttando al massimo il canale visivo e auditivo, l’applicazione lavora sia sulla memoria visiva (legata alle immagini) che su quella uditiva (legata ai suoni) e fa sì che il bambino, memorizzando la sequenza, impari a suonare la canzoncina.

App "Kidlo Coding for Kids"

Il settimo livello dell’applicazione “Kidlo Coding for Kids”

Kidlo Coding for Kids
(Applicazione prodotta da Kidlo.com. Anno 2017)
Materia: Tecnologia
Kidlo Coding for Kids è un divertente gioco per insegnare ai bambini le basi della programmazione e che aiuta a migliorare le loro abilità di problem-solving [“risoluzione dei problemi”, N.d.R.], stimolando la memoria e le capacità di pensiero logico.
Usando questa app, i bambini imparano a creare semplici sequenze, cicli e funzioni con i giochi di codifica. L’applicazione contiene ben undici giochi di cui però solo quattro gratuiti: Funzioni di apprendimento (unire i punti per completare tutti i livelli del gioco); Loop (imparare il concetto di ciclo per la ripetizione di un insieme di comandi); Sequenza (imparare il sequenziamento; il comando viene eseguito esattamente nello stesso ordine); Little Firefighter (imparare sequenze, funzioni e loop con i vigili del fuoco attraverso cinquanta livelli).
Prima di utilizzare l’applicazione, ho introdotto a Flavio le regole del coding,avvalendomi del kit di carte di Cody&Roby (disponibili nel sito di Code Week Italia) mediante esercitazioni nell’indicare la direzione su percorsi tracciati dapprima con i colori e successivamente senza. Una volta comprese le regole del coding, Flavio è riuscito immediatamente a mettere in pratica quanto appreso, utilizzando con dimestichezza anche l’applicazione sul tablet.
Un limite di Kidlo è forse quello di non fornire alcun suggerimento in caso di ripetuti errori; perciò il bambino è costretto a rifare di nuovo il percorso ogni volta finché non lo risolve. Ma è proprio questo il senso del gioco. Oltre ad insegnare a dare istruzioni facili da applicare nella vita quotidiana (destra, sinistra, su, giù), il coding consente ai bambini con autismo di sviluppare una forma mentis che permette loro di affrontare anche problemi complessi e pensare in maniera algoritmica («se faccio così, allora…»), ovvero a trovare una soluzione e svilupparla.

Docente. Il presente approfondimento è già apparso nel blog «Punto Lingue Teachers’ Club» e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.

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