Le necessità urgenti delle persone incontinenti, stomizzate e laringectomizzate

Come già avevano fatto una decina di giorni fa, denunciando le gravi difficoltà riscontrate nell’ottenere i dispositivi medici monouso, a causa della grave emergenza sanitaria in corso, le Associazioni di riferimento delle persone incontinenti, stomizzate e laringectomizzate tornano a rivolgersi con una serie di richieste urgenti ai massimi vertici del Ministero della Salute, per ottenere sostanzialmente una semplificazione all’insegna della sburocratizzazione di quanto viene ritenuto maggiormente necessario

Medardo Rosso, "Malato all'ospedale", gesso, 1889

Medardo Rosso, “Malato all’ospedale”, gesso, 1889

Come già avevano fatto una decina di giorni fa, denunciando anche su queste pagine le gravi difficoltà riscontrate nell’ottenere i dispositivi medici monouso (sacche, placche, cateteri), a causa della grave emergenza sanitaria in corso, le Associazioni di riferimento delle persone incontinenti, stomizzate e laringectomizzate tornano a rivolgersi con una serie di richieste urgenti ai massimi vertici del Ministero della Salute, dal ministro Roberto Speranza al direttore generale Marcella Marletta, fino al direttore del Settore Dispositivi Medici Achille Iachino.

Di seguito, quindi, proponiamo l’elenco delle necessità rilevate dalle Associazioni, che richiedono risposte rapide: «1. Chiediamo il rinnovo automatico delle prescrizioni e del Piano Terapeutico in vigore. 2. La sburocratizzazione delle nuove pratiche presso gli Uffici Protesi delle ASL, con accettazione diretta delle richieste. 3. Non potendo uscire di casa, la consegna “diretta” dei dispositivi medici monouso dall’azienda fornitrice al domicilio del paziente. 4. Che all’arrivo del corriere a casa, l’utente, per evitare il contagio, non firmi la bolla d’accompagnamento. 5. Segnalare alla propria Regione i corrieri che a dispregio delle norme in vigore sul coronavirus, non attrezzano adeguatamente i propri autisti e collaboratori nel trasporto merci, poiché nelle “zone rosse”, e non solo, alcuni corrieri attualmente si rifiutano di consegnare a domicilio i nostri dispositivi e costoro saranno certamente i primi a chiedere danaro al Governo dichiarando d’avere attrezzato a norma di legge i propri dipendenti. I maggiori rifiuti in tal senso li stiamo registrando nelle “zone rosse”. 6. Il percorso sopra descritto deve valere per tutta la durata della pandemia e non solo per due mesi. 7. Per i cambi dei tutori urge fornire ai pazienti risposte immediate, poiché essi, senza tale operazione, rischiano la vita e la situazione è grave, in quanto sono in molti a non avere più accesso ai reparti o ai poliambulatori di urologia. Per altro è necessario sapere che numerose persone, a causa del mancato cambio di tutore, hanno la febbre, ciò che potrebbe dunque farli scambiare per persone contagiate dal virus!». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: finco@finco.org.

L’appello con le richieste riguardanti le necessità urgenti delle persone incontinenti, stomizzate e laringectomizzate è stata inviata al al ministro della Salute Roberto Speranza, al direttore generale del Ministero stesso Marcella Marletta e al direttore del settore Dispositivi Medici Achille Iachino.
A sottoscriverla sono stati Francesco Diomede, vicepresidente della FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia e presidente della FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico), aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap); Vincenzo Falabella, presidente della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), aderente alla FISH e presidente della stessa FISH; Filippo La Torre, presidente dell’AISTOM (Associazione Italiana Stomizzati); Dalia Aminoff, presidente dell’AIMAR (Associazione Italiana Malformazioni Anorettali); Cristina Dieci, presidente dell’ASBI (Associazione Spina Bifida Italia); Marcello Stefanì, presidente della FISH Puglia; Maurizio Magnani, presidente dell’AILAR (Associazione Italiana Laringectomizzati); Edoardo Fiorini, presidente dell’Associazione Palinuro (Pazienti Liberi dalle Neoplasie Uroteliali).

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