La moda accessibile e il diritto di piacersi, tra novità e pregiudizi
«Per molti anni – esordisce Stefania Delendati, in questo approfondimento dedicato alla “moda accessibile” – la tuta da ginnastica è stata la “divisa” delle persone con disabilità. È stato così almeno fino a quando la disabilità è stata l’equivalente della malattia, argomento poco incline a sposare l’estetica e il piacere di sentirsi belli fuori, perché un disabile dev’essere “bello dentro” d’ufficio e questo gli deve bastare… Nel corso del tempo, però, nell’aria ha iniziato lentamente a soffiare una brezza nuova…»
“Dopo di Noi”: il futuro si pianifica nel presente
Già domani, 13 novembre, si parlerà della Legge 112/16, meglio nota come “Legge sul Dopo di Noi” (o sul “Durante e Dopo di Noi”), nel corso di un incontro promosso dalla locale Sezione della FIDAPA BPW Italy. Un altro importante appuntamento sul medesimo tema, invece, è in programma per il 20 novembre a Roma, a cura del Coordinamento Casa al Plurale. Norma approvata più di due anni fa, la Legge 112/16 continua dunque ad essere al centro di incontri informativi e di approfondimento in diverse Regioni d’Italia
Storie di conciliazione lavoro-famiglia
Vari aspetti legati alla famiglia, alla condizione dell’anziano fragile o dei bambini con disabilità, tra situazioni specifiche e impegnative, per tratteggiare alla fine un racconto fatto di storie provenienti da diverse città d’Italia: consiste in questo “Ieri come oggi. Storie di conciliazione lavoro-famiglia”, il nuovo documentario di Alessia Bottone, che tratta di un tema quanto mai attuale, come quello della conciliazione tra il lavoro e la famiglia, e che verrà presentato il 29 ottobre a Verona
Coltivare con cura
Inserita in attività di agricoltura sociale, la persona con disabilità migliora le proprie potenzialità e può acquisire un’identità adulta, finalizzata alla costruzione di un progetto di vita indipendente: è quanto emerge chiaramente dalle esperienze esaminate nell’importante pubblicazione curata da Daniela Pavoncello, intitolata “Agricoltura sociale: un laboratorio di inclusione sociale per le persone con disabilità”, di cui si occupa Silvia Cutrera, approfondendone i contenuti e le questioni trattate
“Emergenza e fragilità”: il percorso continua
“La comunicazione inclusiva nel progetto e nella pianificazione dell’emergenza di edifici, luoghi ed eventi ad alto affollamento” e “Dalla fragilità le risposte per affrontare l’emergenza”: questi i titoli del convegno e dell’incontro pubblico che domani, 12 ottobre, e il giorno successivo, apriranno a Milano la nuova edizione di “Emergenza e fragilità”, percorso nato per costruire una rete interdisciplinare che condivida buone pratiche e proposte sulla sicurezza inclusiva e la riduzione del rischio in caso di catastrofe, a partire dalle specifiche necessità dei cittadini più fragili
Non pietà o carità, ma cittadinanza e l’assistenza necessaria
Casa al Plurale – il coordinamento delle case famiglia per persone con disabilità, minori in difficoltà e donne con bambini in situazioni di grave fragilità sociale a Roma e nel Lazio – ha inviato una lettera-appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiedendogli di «intervenire presso tutti gli organi istituzionali affinché le persone con disabilità in casa famiglia ricevano l’assistenza di cui hanno bisogno», ovvero sostegni economici adeguati
Il lungo percorso verso l’inclusione
Un interessante evento di taglio giuridico sarà il convegno intitolato “Disabilità e pari opportunità. Diritti negati, discriminazione e barriere: il lungo percorso per l’inclusione”, in programma per il 28 settembre a Bergamo, a cura del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bergamo, avvalendosi tra l’altro del patrocinio della UILDM di Bergamo (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e del Centro Informare un’h di Peccioli (Pisa)
Ma i servizi antiviolenza non sono ancora accessibili
Diminuiscono i reati comuni, ma aumentano quelli contro le donne: lo dicono i dati diffusi nei giorni scorsi dal Ministero degli Interni. «Eppure – scrive Simona Lancioni – i servizi antiviolenza sono ancora largamente inaccessibili alle donne con disabilità, pur essendo queste esposte a violenza in misura maggiore delle altre donne. “I servizi antiviolenza – si dice – sono rivolti a tutte le donne, e le donne con disabilità, non essendo escluse, possono fruirne”. Ma si tratta di una spiegazione accettabile?»
Una società più inclusiva per tutti, guardando oltre i propri limiti
Tutte le storie di chi ha ricevuto il Premio Inclusione 3.0 – iniziativa dell’Università di Macerata rivolta alle realtà nazionali e internazionali che operano per attivare percorsi e progetti volti all’inclusione delle persone con disabilità – sono state accomunate dalla forza dei loro protagonisti di guardare oltre i limiti. E tra i premiati vi sono stati anche la RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo) – l’alleanza impegnata nella cooperazione allo sviluppo delle persone con disabilità in àmbito internazionale – EducAid, l’ANFFAS di Macerata e l’Associazione Italiana Sindrome X Fragile
C’è accessibilità reale e accessibilità “incompiuta” o solo pubblicizzata
“Musei accessibili” è un progetto dell’ANFAMIV di Udine (Associazione Nazionale delle Famiglie dei Minorati Visivi), che da qualche anno si cimenta nel verificare se quanto viene pubblicizzato come “accessibile” lo sia davvero. Focalizzandosi dunque essenzialmente sull’analisi critica di quanto viene definito accessibile per le persone con disabilità visive, gli esperti della stessa ANFAMIV hanno visitato due strutture museali e una mostra che tanta eco ha avuto sulla stampa generalista e di settore. E non sono mancati né gli apprezzamenti né le delusioni…
Interessante, quella campagna pubblicitaria
Negli Stati Uniti è stata recentemente lanciata una campagna pubblicitaria per promuovere la vendita di una nuova collezione di intimo, che impiega modelle con diverse disabilità e condizioni corporee. L’iniziativa, caratterizzata da uno scarto decisamente significativo, in termini di cultura inclusiva, sta riscuotendo un grande successo, e merita senz’altro alcune riflessioni
E che tutti siano Re!
«La piazza gremita, gli applausi e le facce sorridenti dei nostri ragazzi sono la miglior gratificazione che potevamo ottenere, dopo le amarezze che nel quotidiano dobbiamo affrontare. Loro hanno piacevolmente stupito tutti per l’attenzione alla realtà che li circonda, dando prova di essere cittadini partecipi e attenti»: lo scrive Silvia Leuzzi, a proposito di “Tutti i Re che ho in me”, rappresentazione portata in scena a Ladispoli dalla Compagnia dell’Associazione Nuove Frontiere, composta da persone con e senza disabilità
I resilienti: storie di caregivers
Sei brevi componenti sul tema e la ripresa di alcune belle interviste, pubblicate a suo tempo dal nostro giornale, compongono “I resilienti: storie di caregivers”, ultima pubblicazione di Giorgio Genta, «ove i resilienti – come spiega lo stesso Autore – sono i caregiver che assistono familiari con gravi disabilità, abituati a trarre energie dalle avversità, e le storie delle loro famiglie sono racconti comuni di eroismi quotidiani, di sofferenze nascoste e di notti insonni». «Le interviste – aggiunge Genta – sono forse un po’ datate, ma non hanno certo perso di attualità, anzi…»
Per sconfiggere l’incontinenza, grande problema sociale ed economico
È grandemente diffusa (5 milioni di persone ne soffrono nel nostro Paese, di cui 3 milioni di donne) e incide pesantemente sulla qualità e la quantità di vita di chi ne è colpito: è l’incontinenza, alla quale è dedicata, oggi, 28 giugno, la XIII Giornata Nazionale e per la quale le Associazioni chiedono tra l’altro Centri Riabilitativi dedicati, Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali ad hoc e una Legge Nazionale
Non lasciare indietro nessuno, applicando la Convenzione ONU
Sarà questo il tema generale dell’undicesima sessione della Conferenza tra gli Stati firmatari della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, in programma da domani, 12 giugno, a giovedì 14, al Palazzo delle Nazioni Unite di New York. Tre le tavole rotonde in programma, sulle “Opportunità fiscali che possono favorire i partenariati tra pubblico e privato e la cooperazione internazionale, ai fini di una piena applicazione della Convenzione”, su “Donne, ragazze e bambine con disabilità” e sulla “Partecipazione politica e l’uguale riconoscimento di fronte alla legge”
Il Premio Nazionale Inclusione 3.0
Ci saranno tra gli altri anche la RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo) – l’alleanza di cui fa parte la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), impegnata nella cooperazione allo sviluppo delle persone con disabilità in àmbito internazionale – EducAid, l’ANFFAS di Macerata e l’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, fra coloro che riceveranno domani, 6 giugno, il Premio Inclusione 3.0, iniziativa dell’Università di Macerata, rivolta alle realtà nazionali e internazionali che operano per attivare percorsi e progetti volti all’inclusione delle persone con disabilità
Non chiediamo politiche risarcitorie, ma vera inclusione
«Il progressivo impoverimento delle persone con disabilità – si legge nella mozione conclusiva approvata all’Assemblea dell’ANIEP (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti delle Persone Disabili) – rende urgente un autentico salto di paradigma in merito al nostro welfare, per “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale” che limitano i loro diritti di libertà e di eguaglianza, e non rispettano l’articolo 3 della nostra Costituzione. Non chiediamo politiche risarcitorie, ma inclusive, e ribadiamo la necessità di un salto culturale decisivo»
Il tavolo di lavoro sui progetti di vita indipendente in Piemonte
«Riteniamo che si debbano riscrivere, tutti insieme, le linee guida di quella Legge sulla vita indipendente, già operativa dal 2002, includendo le esigenze delle persone con disabilità intellettiva e relazionale di fianco a quelle delle persone con disabilità motoria»: lo dichiara Giancarlo D’Errico, presidente dell’ANFFAS Piemonte e della FISH Piemonte, commentando il buon avvio del tavolo di lavoro sui progetti di vita indipendente, tra la Regione Piemonte e una rappresentanza delle Associazioni che si occupano di tutela dei diritti delle persone con disabilità
Autonomia in cucina e non solo
«Questo corso mi ha insegnato che un non vedente non solo può cucinare, ma affrontando le proprie paure può fare tantissime cose…»: lo ha detto una delle donne con disabilità visiva che hanno partecipato alla seconda edizione di un corso promosso dalle Rappresentanze di Portici ed Ercolano dell’UICI Provinciale di Napoli, centrato principalmente sull’autonomia in cucina, ma dedicato anche al cammino con il bastone bianco, al riconoscimento delle banconote e a come truccarsi
Una FISH sempre più partecipata e connessa con la società civile
«Gli àmbiti e le prospettive di azione delineati nella nostra Mozione Generale investono moltissimi aspetti della quotidianità dei milioni di persone con disabilità, ma anche strategie organizzative interne nella direzione di rendere la nostra Federazione un luogo sempre più partecipato e connesso con altre organizzazioni della società civile»: così la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) sintetizza il senso del documento votato al termine del proprio Congresso Nazionale 2018, che ha coinciso anche con il rinnovo dei vari organi statutari