Diritti

Permessi lavorativi: ignorati i diretti interessati

Arriva all’aula di Montecitorio l’emendamento alla Legge 104/1992, che modifica le norme a favore dei lavoratori che assistono i familiari con handicap grave, restringendo i beneficiari. Pochi gli spazi di manovra per eventuali aggiustamenti, nulla la partecipazione richiesta alle organizzazioni di persone con disabilità, come lamenta Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Concreto, quindi, il rischio che il provvedimento ricada su chi ha effettivamente diritto e necessità di quelle agevolazioni lavorative

Unità di Valutazione Multidisciplinare: questa sconosciuta

Si tratta infatti di una commissione nata per valutare situazioni sociosanitarie ad alta complessità, individuando le soluzioni utili a migliorare la salute e la qualità della vita dei cittadini con disabilità, tramite l’utilizzazione delle risorse disponibili nella rete territoriale. Poche famiglie, però, la conoscono e ancor meno ricorrono ad essa

Il futuro dei nostri figli

Come garantire, a una persona con disabilità che da sola non ce la fa, adeguate soluzioni abitative, di cura, di assistenza o di svago, nel momento in cui la famiglia non è più in grado di occuparsene? Se ne parlerà il 25 ottobre a Vignola, in provincia di Modena, nel corso di un convegno nazionale organizzato dalla giovane associazione locale Da noi a te

«Pagare il giusto»: quali costi per gli utenti della Valdera?

Le spese di compartecipazione da parte degli utenti ai servizi sociali e sociosanitari: per fare il punto sulla situazione che riguarda tale delicata questione in numerosi Comuni della Provincia di Pisa, si è pensato a un dibattito pubblico che il 17 ottobre metterà a confronto, a Pontedera, i Soggetti preposti all’erogazione di quei servizi con i Cittadini

La tutela personalizzata dell’amministrazione di sostegno

Sarà tutto dedicato a questo istituto – introdotto in Italia all’inizio del 2004, per offrire uno strumento più flessibile di tutela alle persone in tutto o in parte prive di autonomia – il corso che prenderà il via il 10 ottobre a Palermo, a cura dell’ANFFAS nazionale e locale

I «fannulloni» e i permessi lavorativi

Le azioni del ministro Brunetta per combattere l’assenteismo hanno raccolto facili entusiasmi nell’opinione pubblica, complice anche una ben orchestrata campagna di stampa. Il problema esiste, ma il “sacro fuoco” purificatore rischia di intaccare anche diritti legali a bisogni reali. In barba anche alle Direttive Comunitarie…

Una nuova proposta di legge per l’uguaglianza tra le associazioni

«I tempi sono maturi per “liberalizzare” un mondo che è cambiato moltissimo dal dopoguerra ad oggi, ristabilendo dunque la parità giuridica di tutte le associazioni operanti nel campo della disabilità»: lo sostiene una nuova proposta di legge per l’uguaglianza tra le varie associazioni, recentemente depositata in Commissione Affari Sociali della Camera su iniziativa del deputato Antonio De Poli

E secondo l’INPS con il tempo si può migliorare…

Rasenta il paradossale la vicenda denunciata dal presidente dell’ANIDA, affetto da poliomielite sin dalla più tenera età, che a sessant’anni si vede ridurre la percentuale di invalidità dal 100 all’80%, da parte delle Commissioni dell’INPS che hanno recentemente assunto tali competenze. Una situazione che per altro non sembra certo essere l’unica del genere…

Dopo di noi e Istituti Giuridici di Tutela

Un agile vademecum prodotto dall’ANFFAS Sicilia e disponibile a tutti in internet, che tratta efficacemente i principali istituti giuridici di tutela delle persone con disabilità, per il cosiddetto “dopo di noi”: dall’Amministrazione di Sostegno alla Donazione Modale, dalla Sostituzione Fedecommissaria fino alla Fondazione e al Trust

La stretta via che porta all’adozione

La malattia di cui si parla è la sclerosi multipla, ma i temi trattati possono interessare tante altre persone con disabilità: si può diventare genitori adottivi se nella coppia uno dei partner è affetto da una grave malattia invalidante? Sì: la malattia non può essere motivo di discriminazione. Ma un figlio non è un «diritto». E restano molte barriere, culturali e di fatto. Ecco perché, e cosa si può fare

Detrazione per il montascale

Una recente Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate definisce come agevolabile la spesa di un montascale all’interno di un condominio – al pari di tutti gli interventi volti ad eliminare le barriere – e stabilisce che la detrazione IRPEF del 36% (entro un limite di spesa di 48.000 euro) spetti integralmente al condomino con disabilità che abbia sostenuto le spese di installazione e che ne usufruirà

Tante associazioni potranno agire per la tutela

C’è anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) nell’elenco delle varie associazioni legittimate ad agire per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità, secondo quanto stabilito da un recente Decreto Interministeriale. Un’opportunità che assume particolare valore soprattutto in alcune parti d’Italia, come la Sicilia, dove c’è ancora tanto da fare contro le discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità, come testimonia con questa nota l’ANFFAS della regione

Albergo chiuso per discriminazione di disabile

Il Comune di Varazze, in provincia di Savona, sanziona un albergo che due anni fa non aveva voluto accogliere una persona con disabilità. Si tratta della prima applicazione di un articolo della Legge 104 che punisce trattamenti differenziati da parte di esercizi pubblici ed è anche un importante precedente di applicazione amministrativa della norma, al di là dell’eventuale sanzione penale

Quel Decreto Legge va modificato!

Come già denunciato dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, vi è un Decreto Legge (il 112/08) che rischia di penalizzare ulteriormente i genitori di persone con disabilità. Lo evidenzia CoordDown ONLUS (Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle Persone con la Sindrome di Down), in un documento inviato alla Presidenza del Consiglio e a tutti i ministri che si occupano di tali questioni, chiedendone urgenti modifiche

Una sentenza europea sulla discriminazione nel lavoro

Importante il principio sancito dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee, relativo ad un caso di discriminazione nei confronti di una signora inglese, madre di un bimbo con grave disabilità. In base infatti alla Direttiva Comunitaria sulla parità di trattamento in materia di occupazione e condizioni di lavoro, si è stabilito che il divieto di discriminazione non riguarda solo la persona con disabilità, ma anche il lavoratore che abbia subito un trattamento disuguale, proprio a causa della disabilità del figlio

Londra: cacciate da un salone di bellezza, oggi vengono risarcite

Forse è il caso che anche in Italia si incominci a utilizzare più spesso l’opportunità di avanzare azioni legali per contrastare comportamenti discriminatori nei confronti delle persone con disabilità. E forse può servire da esempio anche quanto è accaduto in questi giorni in Inghilterra, dove alcune donne con disabilità sono state risarcite per avere subito nel 2006 un trattamento marcatamente discriminatorio, da parte di un salone di bellezza londinese

«Pagare il giusto»: la campagna entra nel vivo

Si tratta dell’iniziativa lanciata nelle scorse settimane dalla LEDHA (Lega per il Diritto delle Persone con Disabilità), per chiedere il rispetto della legge nella partecipazione alla spesa dei servizi indispensabili per la vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie

Seguiremo l’iter di questo decreto, sperando che migliori

Passa all’esame delle Camere, dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto Legge 112, che prevede tra l’altro disposizioni riguardanti i controlli sulle invalidità civili, i permessi e i congedi lavorativi per i dipendenti pubblici, oltre che modifiche delle norme sul collocamento mirato. L’auspicio è che prima di arrivare alla legge definitiva si ponga mano alla confusione e alla contraddittorietà che tali provvedimenti spesso contengono

No a questa «tassa sulla disabilità»!

Verrà lanciata il 25 giugno dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) la campagna denominata “Pagare il giusto”, per far cessare il comportamento di tutti quei Comuni che continuano a chiedere contributi alle famiglie di persone con disabilità per una serie di servizi sociali e sociosanitari. Una locandina e un volantino verranno inviati tra l’altro a tutti i sindaci dei 1.546 Comuni della Lombardia, oltre che agli Assessorati Provinciali e della Regione