Edificato nel Quattrocento, il Castello Aragonese di Ortona (Chieti), sorge in una splendida posizione, sul promontorio denominato “La Pizzuta”, a strapiombo sul mare, da cui letteralmente domina la costa adriatica. Nel corso dei secoli, la struttura ha attraversato numerose vicissitudini – non ultimi, i pesanti bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale – ed è stata sottoposta a varie modifiche e ristrutturazioni, la più recente delle quali completata nel 2009. In tale occasione – dopo un lungo e complesso lavoro di restauro, che ha riguardato il completo rifacimento delle mura e la ristrutturazione del giardino e dei suoi percorsi – il Castello è stato riaperto al pubblico.
Una ristrutturazione recente, dunque, che ha doverosamente tenuto conto anche dell’accessibilità, nel rispetto di norme vigenti ormai da molti anni. In tal senso, infatti, l’accesso è dotato di un montascale, come conferma il nostro Lettore Lorenzo Pisani.
Ma dopo aver vissuto guerre, frane e soprusi (della natura e dell’uomo), potrà ora questo mirabile monumento sopportare anche la maleducazione di chi dovrebbe agevolarne la visita a tutti i Cittadini? Chissà. Certo, non intende subirla in silenzio il nostro Lettore, persona con disabilità, che recatosi nei giorni scorsi al Castello, si è visto rifiutare dal custode l’attivazione del montascale, per il semplice fatto che «aveva da fare»… Non sarebbe almeno il caso di scusarsi? (S.B.)
E a tempo quasi “da record” – ciò che abbiamo appreso con piacere – l’Assessore competente ha effettivamente porto le scuse al nostro Lettore, sostenendo che «il custode non si esprime bene in italiano». Ne prendiamo atto.