Paga anche a Pompei il lavoro delle Associazioni

Sarà infatti anche il positivo risultato di un confronto che ha visto direttamente coinvolte alcune Associazioni di persone con disabilità della FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la prossima apertura, prevista per il 3 dicembre, di un percorso lungo 3 chilometri e mezzo, che consentirà anche a persone con problemi motòri di visitare una parte della celeberrima area archeologica di Pompei. E successivamente verrà ultimato anche un percorso con pannelli per persone non vedenti e ipovedenti

Pompei, percorso accessibile, settembre 2016 (foto di Stefano Renna)

Il sopralluogo tecnico finale del percorso accessibile realizzato nell’area archeologica di Pompei (foto di Stefano Renna)

Già di per sé è un’ottima notizia quella che viene riportata nelle cronache di Napoli della «Repubblica», riguardante l’area archeologica di Pompei, ove si riferisce che dal 3 dicembre prossimo vi verrà aperto al pubblico «un percorso lungo 3 chilometri e mezzo “facilitato” che consentirà anche a persone con problemi motori di visitare l’area archeologica dall’ingresso di Piazza Anfiteatro all’ex Antiquarium. Un progetto da tre milioni di euro che permetterà ai visitatori di muoversi dentro l’intera città romana superando dislivelli e marciapiedi grazie alla pavimentazione di nuova realizzazione che utilizza un impasto con calce idraulica senza cementi».
«Il nuovo battuto – si legge ancora – è stato realizzato anche sui marciapiedi di via dell’Abbondanza, la strada principale degli scavi. Il disabile in carrozzella, le mamme con i passeggini o l’anziano potranno percorrere il sentiero in battuto ed entrare in una decina di abitazioni, grazie all’accesso agevolato. Ed è solo un primo step. Presto verrà ultimato un percorso con pannelli per ipovedenti e non vedenti».

La notizia, poi, diventa ancor più degna di nota, ricordando che questo è anche il positivo risultato di due anni di confronti tra i responsabili della celeberrima area archeologica e una serie di Associazioni di persone con disabilità.
Come riferisce infatti Daniele Romano, presidente della FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), «il confronto è iniziato già nel 2014, quando fummo convocati da Francesco Sirano della Sopraintendenza di Pompei. Abbiamo quindi partecipato a una serie di incontri e anche di sopralluoghi sugli scavi. Le Associazioni della nostra Federazione maggiormente coinvolte sono state l’LPH (Lega Problemi Handicappati), con il presidente Vitaliano Ferrajolo, l’ADV (Associazione Disabili Visivi), con Carla Cuomo, referente per la Campania e anche con il presidente nazionale Giulio Nardone e la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) con Maria Venditti, intervenuta direttamente al sopralluogo tecnico finale di una decina di giorni fa». «Io stesso – aggiunge Romano – ho seguito i lavori, partecipando a una serie di riunioni tecniche e pratiche e andando “sul campo” con Giampiero Griffo a fornire indicazioni tecniche sulla disabilità motoria».
Un percorso, quindi, del tutto in linea con uno dei punti fondamentali contenuti nel Preambolo della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ove si stabilisce che queste ultime abbiano «l’opportunità di essere coinvolte attivamente nei processi decisionali relativi alle politiche e ai programmi, inclusi quelli che li riguardano direttamente». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: federhand.fishcampania@gmail.com.

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