“Brenta Open”: per un nuovo concetto di accessibilità

«Un bene comune come le Dolomiti, riconosciute nel 2009 patrimonio dell’umanità dall’Unesco, è tale solo se diventa fruibile a tutti»: è questo il messaggio su cui si basa la manifestazione “Brenta Open”, una due giorni tutta dedicata all’inclusività, nata da un’idea dell’Associazione Dolomiti Open, la cui nuova edizione animerà il territorio di Dolomiti Paganella il 24 e 25 luglio, rivolgendosi a persone con e senza disabilità, per vivere insieme le montagne trentine, «superando, più ancora che le barriere architettoniche, quelle legate alla forza morale, al carattere e alle qualità umane»

Partecipante a "Brenta Open 2018"

Uno dei partecipanti alla manifestazione “Brenta Open” nel 2018

«Un bene comune come le Dolomiti, riconosciute nel 2009 patrimonio dell’umanità dall’Unesco, è tale solo se diventa fruibile a tutti»: è questo il messaggio su cui si basa la manifestazione Brenta Open, una due giorni tutta dedicata all’inclusività la cui nuova edizione animerà il territorio di Dolomiti Paganella il 24 e 25 luglio prossimi, evento rivolto a persone con e senza disabilità, che intende essere un’occasione per condividere e vivere insieme le montagne trentine, «superando, più ancora che le barriere architettoniche, quelle legate alla forza morale, al carattere e alle qualità umane», come sottolineano i promotori.

Nata nel 2015 da un’idea dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Dolomiti Open di San Lorenzo Dorsino (Trento), Brenta Open punta in sostanza a promuovere un nuovo concetto di accessibilità che ponga al centro l’individuo e la sua volontà con la quale sia in grado di rendere accessibili luoghi naturali dove barriere apparentemente insormontabili portano a soluzioni innovative e inaspettate. «In collaborazione poi con la ONLUS Sportfund – dichiarano da Dolomiti Open – e con il sostegno dell’Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella, che dell’accoglienza e dell’accessibilità ha fatto i suoi punti di forza, con questo appuntamento vogliamo anche ricordare che l’accesso alle montagne, indipendentemente dal livello di abilità e dallo stato psicofisico, non è solo una conquista eccezionale, ma anche un’occasione di crescita personale, connessione sociale e relazionale, se vissuta nel rispetto delle diversità e del territorio».

«Non è possibile stabilire a priori da chi è accessibile o meno un percorso – spiega Simone Elmi, presidente di Dolomiti Open -: quel che vogliamo infatti promuovere con questo tipo di eventi è una mentalità “open”, per scalare il mondo oltre le barriere architettoniche. Lo facciamo valorizzando storie, luoghi e attività e mostrando come per superare qualunque tipo di ostacolo e impedimento serva principalmente la volontà da parte di tutti».
Per raggiungere l’obiettivo, l’Associazion trentina ha dato vita anche a Dolomiti PlaceToBe, un nuovo progetto di narrazione in formato podcast, disponibile sulle principali piattaforme, nato per raccontare lo straordinario territorio delle Dolomiti di Brenta e le sue storie, dalle imprese dei celebri alpinisti fino agli atleti e ai campioni con disabilità che hanno realizzato, grazie a Brenta Open, salite impensabili fino a qualche anno fa.

Nel dettaglio della manifestazione di quest’anno, essa si svilupperà lungo i sentieri e le cime della Paganella, unendo sport, natura e musica, linguaggio universale che il 25 luglio avvolgerà tutti i partecipanti in un grande abbraccio simbolico attraverso un concerto dalle vette, realizzato da tre musicisti, nonché alpinisti, guidati in cordata dalle Guide Alpine di Activity Trentino e in compagnia di persone con e senza disabilità, che si metteranno in gioco per scalare le verticali pareti del Castelletto Inferiore.
Protagonisti di questa edizione saranno anche le nuove generazioni: gli studenti della classe quarta del Liceo della Montagna Guetti di Tione (Trento) parteciperanno infatti anch’essi all’evento, insieme a giovani con disabilità, per condividere con loro storie e momenti unici.
La due giorni sarà inoltre anticipata e seguita da una serie di eventi culturali collaterali che accompagneranno l’attività alpinistica e animeranno le località turistiche del territorio, da Molveno a San Lorenzo in Dorsino, con la sua Falesia Dimenticata, una parete con caratteristiche estetiche e di scalabilità uniche nel loro genere e recuperata nel 2017 grazie proprio all’intervento di Dolomiti Open, che con il supporto dell’intera comunità e una raccolta fondi nel web, l’ha resa fruibile a tutti. (S.B.)

Brenta Open 2021 verrà presentato in anteprima dopodomani, giovedì 16 luglio in Piazza San Carlo a Molveno (Trento). Per approfondimenti sull’iniziativa, fare riferimento a questo link. Per ulteriori informazioni: Sara Ferrari (sara@agenziapressplay.it).

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