Esprimono grande preoccupazione, i Presidenti della Consulta Regionale del Lazio, della Consulta Cittadina e di quasi tutte le Consulte Municipali della Città di Roma, nel segnalare quanto sta accadendo nel XIV Municipio della Capitale, relativamente alla riduzione delle ore di servizio OEPAC (Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione) già assegnate agli alunni e alle alunne con disabilità che frequentano le scuole, «una situazione – sottolineano – che presto potrebbe riguardare anche gli alunni e le alunne con disabilità residenti in altri Municipi della Capitale».
È stata infatti una nota a doppia firma del Direttore e del Dirigente Servizio Socio-Educativo del Municipio XIV a preannunciare il taglio delle ore, a partire dal 23 ottobre prossimo, «per mancanza di adeguate risorse finanziarie».
«In quella nota – commentano i Presidenti delle varie Consulte -, per far fronte alla mancanza di risorse specificamente dedicate, si prevede una riduzione standardizzata delle ore di servizio, senza adeguata motivazione rispetto alle singole tipologie di disabilità, e delle conseguenti esigenze. Siamo fermamente contrari a tale ipotesi, che andrebbe a nuocere pesantemente sui diritti di questi alunni e alunne».
A tal proposito, vengono ricordati alcuni passaggi, ovvero che «l’OEPAC è un servizio essenziale da garantire a ciascun alunno/alunna con disabilità e che, come previsto dall’articolo 13 della Legge 104/92, sussiste l’obbligo per gli Enti Locali di fornire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale, da garantire in base a quanto indicato nel PEI (Piano Educativo Individualizzato) di ciascun alunno/a con disabilità. Conseguentemente, tale riduzione è da considerarsi del tutto arbitraria e illegittima, anche a fronte del pronunciamento della Corte Costituzionale, che con la Sentenza 275/16) ha sancito che il diritto all’inclusione scolastica non può essere mai limitato, neppure a causa della mancanza di risorse finanziarie».
«Tutto ciò – proseguono i rappresentanti delle Consulte – trova conferma nei princìpi e nei diritti sanciti dalla Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 20/22 che regolamenta il Servizio OEPAC nel territorio di Roma Capitale, nel rispetto dei princìpi costituzionali, di norme di rango primario e di apposite Convenzioni Internazionali che, quindi, non possono essere disattesi in quanto sono posti a tutela di tutti gli alunni e le alunne con disabilità che necessitano di specifici supporti individuali per poter beneficiare del diritto allo studio e di adeguate politiche di inclusione in quell’unico àmbito di socialità alla pari che è la scuola. Pertanto, esprimiamo preliminarmente piena contrarietà a qualsiasi ipotesi di modifica della citata Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 20/22».
«Trattandosi infine di una Deliberazione applicata in via sperimentale dal settembre 2022 – concludono dalle Consulte -, essa necessitava, come sempre esplicitato dalla Consulta Cittadina e da quelle Municipali, di un’attenta politica di monitoraggio e controllo, sia a livello di Dipartimento Capitolino che negli uffici municipali, tenendo sempre presente che il servizio OEPAC, quale assegnazione ad personam, è ben distinto e distante dall’attività prettamente didattica che è in capo ai docenti assegnati alle cattedre di sostegno e a quelli curricolari, nel pieno rispetto della corresponsabilità educativa dell’intero corpo docente. Nessuna eccezione, infatti, è ammessa per far fronte, con il servizio OEPAC, agli strutturali problemi del sistema scolastico nazionale».
Ma non solo: le Consulte, infatti, ritengono che dal punto di vista normativo il taglio delle ore per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, alla luce del principio di gerarchia della norma, non possa essere oggetto di modifica unilaterale da parte di un singolo Municipio: «Ai sensi infatti della citata Deliberazione n. 20/22 – si argomenta – sono ulteriormente improprie e illegittime le misure che prevedano un range predeterminato di ore, escludendo la personalizzazione delle risorse assegnate in sede di GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione), rispetto alle quali, come detto, è vietata la compressione delle risorse per mere esigenze di finanza pubblica».
«Utilizzeremo ogni mezzo a nostra disposizione – dichiarano i Presidenti delle Consulte – per contrastare quanto sta avvenendo al XIV Municipio e che presto potrebbe riguardare altri Municipi della Capitale. Certi quindi della necessità di trovare un’immediata soluzione, per il bene e nell’interesse di tutti gli alunni e alunne con disabilità e delle loro famiglie, chiediamo un incontro immediato e congiunto con le Istituzioni Capitoline e Municipali, per affrontare nel dettaglio tale questione, oltrechè per capire cosa non abbia funzionato e comprendere nello specifico la genesi del problema che al momento si sta verificando nel XIV Municipio».
La nota su cui si basa il presente contributo è sottoscritta dai Presidenti della Consulta Regionale del Lazio, di quella Cittadina e di quelle Municipali (I, II, III, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII e XIV e XV) di Roma, per i diritti delle persone con disabilità.
Per ulteriori informazioni: ccd.consultacittadinadisabilita@gmail.com.