Sta per tornare al Palacongressi di Rimini un appuntamento divenuto ormai irrinunciabile, ovvero il convegno internazionale La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale, promosso come sempre dal Centro Studi Erickson e che dal 17 al 19 novembre vivrà la sua quattordicesima edizione.
«Tra sessioni plenarie, tavole rotonde, workshop, laboratori e talk – spiegano da Erickson -, i principali temi discussi da professionisti del settore dell’educazione ruoteranno intorno alla necessità della scuola di porsi come ambiente sempre più equo, inclusivo e capace di mettere al centro il benessere socio-emotivo di studenti e studentesse, così come del corpo docente, al fine di favorire l’apprendimento e lo sviluppo del potenziale di ciascuno. Per fare questo, sarà necessario che la scuola adotti strumenti e metodologie che consentano ad essa di superare schematismi e rappresentazioni limitanti che tanto spesso ancora sussistono, guardando all’inclusività da una prospettiva intersezionale».
«Una scuola inclusiva – sottolineano ancora i promotori del convegno – è un ambiente di apprendimento in cui ciascuno può sviluppare al massimo il proprio potenziale, sentendosi al contempo parte attiva di una comunità. Per realizzarla, è necessario decostruire la dicotomia rigida di normalità versus specialità, e allo stesso tempo facilitare il riconoscimento e la legittimazione delle differenze promuovendo equità e pari opportunità. Talvolta, però, più che facilitare il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze, la scuola riproduce rappresentazioni limitanti e semplicistiche di persone e gruppi che non vengono percepiti come conformi all’ideale di normalità predominante nella società. La scuola saprà dunque giocare un ruolo chiave solo se saprà “ripensare i processi inclusivi in ottica intersezionale”».
A tal proposito, va segnalato che tra gli altri temi di dibattito e approfondimento di Rimini, vi saranno anche quelli riguardanti i nuovi PEI (Piani Educativi Individualizzati) e quello della cosiddetta “plusdotazione” degli alunni, riconosciuta formalmente all’interno del sistema dei BES (Bisogni Educativi Speciali), ma ancora mancante delle necessarie metodologie, strumenti e professionalità.
Da segnalare infine che Dario Ianes, docente della Libera Università di Bolzano e co-fondatore del Centro Studi Erickson, esporrà per l’occasione i dati raccolti con il sondaggio Inclusione scolastica: un valore irrinunciabile? cui hanno risposto 3.137 persone, tra assistenti sociali, educatori, insegnanti, neuropsichiatri infantili, pedagogisti, genitori di persone con disabilità e altri ancora.
«Da tale iniziativa – informano da Erickson – sono emersi una netta contrapposizione tra la percezione del valore dell’inclusione, sempre e comunque buona, e la fattibilità della stessa nel concreto; il tema della sessualità che, se da un lato è riconosciuto come un diritto per le persone con disabilità, dall’altro trova ancora grandi resistenze nella sua realizzazione effettiva, soprattutto rispetto alla figura dell’assistente sessuale; e un peggioramento clamoroso nella collaborazione della scuola con le famiglie e ancor più in quella con i servizi sanitari e sociali». (S.B.)
A questo link sono disponibili tutte le informazioni sul convegno di Rimini, con il programma c ompleto e l’elenco dei numerosi ospiti. Per ulteriori informazioni: Lisa Oldani (lisa.oldani@erickson.it).
Andrea Canevaro e l’omaggio a Rimini del “Suggenitore” Agostino Squeglia
«Quello dei prossimi giorni a Rimini – ricorda Agostino Squeglia – sarà il primo convegno internazionale sulla qualità dell’inclusione scolastica e sociale senza la presenza di Andrea Canevaro, docente emerito dell’Università di Bologna, intellettuale tra i più importanti del nostro Paese, un uomo coerente, come ha avuto occasione di ricordare Dario Ianes, cofondatore e anima culturale di Erickson, deceduto il 26 maggio del 2022. Il Centro Studi Erickson, dunque, lo omaggerà in questa edizione dell’evento».
Tra i momenti centrali del convegno di Rimini, dunque, che prevede circa 180 relatori, provenienti dall’Italia e dall’estero, vi sarà anche il Q-talk della mattinata del 18 novembre (ore 11.30-13.30), dedicato a Una riflessione sull’eredità culturale di Andrea Canevaro, considerato uno dei “padri” della Pedagogia Speciale in Italia e uno dei primi al mondo a credere nell’inclusione scolastica.
Converseranno sul tema, anche con il pubblico, il citato Dario Ianes e la docente di Pedagogia Speciale Roberta Caldin, che leggeranno, proprio insieme ad Agostino Squeglia, alcune pagine tratte da un reading ideato dallo stesso Squeglia subito dopo la scomparsa di Canevaro, «in segno di omaggio – spiega – al grande studioso che ha costituito per tante generazioni di docenti, persone con disabilità e i loro genitori, la guida nel bosco dell’inclusione».
“Suggenitore” per sua stessa definizione, ovvero un genitore di persona con disabilità impegnato da tempo nel cercare di diffondere una nuova cultura sulla disabilità, soprattutto tramite lo strumento della letteratura, e delle cui iniziative anche «Superando.it» si occupa da tempo, Squeglia ha intitolato quel suo reading proprio Tracce ed intrecci di Andrea Canevaro. La guida nel bosco dell’inclusione.
«Ho conosciuto Andrea Canevaro negli ultimi anni della sua vita, anche in occasione di un’importante campagna di raccolta firme da lui lanciata insieme a Salvatore Nocera e a chi scrive, sul Perché le Amministrazioni Pubbliche devono parlare di “persone con disabilità”. Presenterò a Rimini una composizione di brani tratti dalla sua opera, alcuni poco conosciuti e altri che sorprenderanno il pubblico del Palacongressi, immaginando una passeggiata lungo il mare (nato e vissuto per la prima parte della sua vita a Genova, Canevaro è andato poi in Romagna, sempre vicino al mare) e una conversazione/riflessione a più voci su alcuni momenti e concetti della sua vasta opera. Che dire? Sarà un momento fondamentale di studio e confronto, oltre che di ricordi: impossibile non esserci!». (S.B.)