Diritti

Toscana: apprezzabile quell’apertura sul “dopo di noi”

Toscana: apprezzabile quell’apertura sul “dopo di noi”

Vengono salutate positivamente da DIPOI (Coordinamento Toscano delle Associazioni e Fondazioni per il Durante e Dopo di Noi), le parole di Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, con delega al Welfare e all’Integrazione Socio-Sanitaria, che ha dichiarato di voler predisporre politiche ad hoc per il settore del cosiddetto “dopo di noi”, ovvero per l’assistenza e la qualità di vita delle persone con disabilità, nel momento in cui vengono meno i loro familiari

Abruzzo e Vita Indipendente: il percorso continua

La soddisafzione di alcune delle persone con disabilità componenti il Movimento per la Vita Indipendente dell'Abruzzo, nel novembre 2012, al momento dell'approvazione della Legge Regionale sulla Vita Indipendente. Con loro anche Mina Welby, co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni

Una serie di rassicurazioni, infatti, sono state date nei giorni scorsi da tutti i Capigruppo del Consiglio Regionale ai rappresentanti del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo, sugli stanziamenti riguardanti la Legge Regionale sulla Vita Indipendente e anche sulla rapida istituzione dell’Osservatorio Regionale sulle Politiche della Disabilità

Veneto: servizi in pericolo per la disabilità sensoriale

Veneto: servizi in pericolo per la disabilità sensoriale

Si allarga il quadro dei disagi causati dalla Legge che, sopprimendo le Province, ha portato con sé «il grave rischio – come sottolineato nei giorni scorsi dalla FISH Nazionale – che scompaiano anche gli assistenti educativi e della comunicazione per gli alunni con disabilità». Nel Veneto, ad esempio, se la Regione non assicurerà adeguate risorse, rimarranno senza servizio circa mille bambini e ragazzi con disabilità sensoriali e senza lavoro circa seicento assistenti alla comunicazione

Lombardia: attese, delusioni, sorprese

Le Province della Lombardia

Con i suoi primi atti in tema di welfare sociale, la Giunta Regionale Lombarda, insediatasi nella primavera del 2013, aveva suscitato positive, anche se prudenti, reazioni da parte di molte persone con disabilità e delle loro Associazioni, che attendevano da tempo una svolta nell’approccio regionale alla disabilità in una direzione meno sanitaria e più sociale. Ma qual è ora il bilancio a oltre un anno e mezzo da quei primi passi?

Visite di revisione: l’INPS definisce le nuove regole

Visite di revisione: l’INPS definisce le nuove regole

Tramite una recente Circolare, infatti, l’INPS ha fissato i criteri operativi delle nuove procedure per l’accertamento e la revisione delle minorazioni civili, stabilite lo scorso anno dalla Legge 114/14. E lo ha fatto, secondo il Servizio HandyLex.org, «forzando a proprio favore l’applicazione del disposto legislativo, con vantaggi e svantaggi per i cittadini»

Abruzzo: quella scadenza va posticipata

Abruzzo: quella scadenza va posticipata

Sono assai pochi – ricorda Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo – a sapere che quest’anno la scadenza per presentare le domande ai sensi della Legge Regionale sulla Vita Indipendente sarà quella del 31 gennaio e non del 28 marzo, come nel 2014. Per questo lo stesso Ferrante ha inviato una lettera al Presidente della Regione Abruzzo e agli Assessori alle Politiche Sociali e alla Sanità, chiedendo una proroga di quel termine

Negare assistenza domiciliare è discriminazione

Negare assistenza domiciliare è discriminazione

Lo ha stabilito il Tribunale di Ascoli Piceno, condannando il Comune marchigiano a risarcire una persona con grave disabilità, alla quale per otto anni non era stata appunto riconosciuta l’assistenza domiciliare indiretta. Si tratta di un provvedimento che, andando oltre lo stesso caso specifico, fornisce un’ulteriore testimonianza di quanti siano gli àmbiti in cui applicare positivamente una norma come la Legge 67/06, che tutela le persone con disabilità dalle discriminazioni

Marche: i primi pesanti “effetti collaterali”

Marche: i primi pesanti “effetti collaterali”

«Da tempo – dichiarano gli esponenti del CAT Marche (Comitato Associazioni Tutela) e della Campagna Regionale “Trasparenza e diritti” – abbiamo messo in guardia sugli effetti per le persone e i servizi delle scelte regionali in àmbito sociosanitario». E i primi pesanti “effetti collaterali” di quelle scelte cominciano a farsi sentire, ad esempio con l’aumento del 30% delle quote a carico degli utenti di molte Residenze Sanitarie Assistenziali pubbliche

Disabilità in Campania: anno zero

Disabilità in Campania: anno zero

«La situazione attuale delle persone con disabilità nella nostra Regione è drammatica: non ci sono servizi a sufficienza e quei pochi che ci sono non sono adeguati»: lo denuncia Federhand/FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), mentre numerosi gruppi, riuniti nel Coordinamento Campano delle Famiglie e dei Cittadini per i Diritti dei Disabili, protesteranno oggi, 21 gennaio, presso la sede della Giunta Regionale

Toscana: chiediamo continuità tra “durante” e “dopo di noi”

«Tutto il nostro mondo guarda alla Conferenza Regionale sulla Disabilità del 23 e 24 gennaio come a un’occasione per cambiare passo nelle politiche di welfare, a patto che la Regione ascolti le nostre istanze e proposte con la disponibilità vera a modificare quel che non va»: lo dichiara la presidente di DIPOI, organizzazione nata in Toscana per “fare rete” tra le tante realtà che si occupano nella Regione del “durante” e del “dopo di noi” delle persone con disabilità

Province o Città Metropolitana, i diritti vanno garantiti!

«Fare in modo che nel passaggio di competenze tra la Provincia di Milano e la nuova Città Metropolitana, i diritti delle persone con disabilità vengano sempre garantiti, ricordando che nessuna problematica di carattere finanziario può far venire meno il rispetto di essi»: lo scrivono i rappresentanti della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) e della LEDHA Milano, in una lettera inviata alle Istituzioni della neonata Città Metropolitana

Prima degli autismi, le persone

«In un contesto complesso e frammentato come quello che gravita intorno alle persone con disturbi dello spettro autistico e alle loro famiglie, desideriamo assumere una posizione forte e precisa, soprattutto pensando al rischio che queste persone corrono di vedere strumentalizzate le proprie istanze, e al pericolo che l’attenzione si sposti dalla persona alla malattia»: così il Presidente Nazionale dell’ANFFAS presenta il documento pubblico sull’autismo diffuso dall’Associazione

Un po’ di chiarezza sul nuovo ISEE

A chiarire nel migliore dei modi il quadro attuale riguardante il nuovo ISEE – l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente richiesto per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate, che com’è noto, è stato recentemente oggetto di una nuova regolamentazione – vi è un ampio dossier prodotto dal Servizio HandyLex.org, arricchito anche da alcune simulazioni e da una serie di sintetiche domande/risposte. Ne suggeriamo senz’altro la consultazione

Politiche sociali nel Veneto: ritorno al passato

Secondo la FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che dati alla mano dimostra come nell’attuare il “Programma d’Azione Biennale per la Promozione dei Diritti e l’Integrazione delle Persone con Disabilita”, la Regione abbia rinunciato a un finanziamento di 400.000 euro, «il sociale nel Veneto è un esempio di ritorno al passato, di assenza di strategie, una vera e propria isola di sofferenza». Né è molto diverso il giudizio sulle politiche sociali nazionali

La pericolosa deriva dei servizi sociosanitari nelle Marche

Sembra dunque chiudersi nel peggiore dei modi la “battaglia” sui servizi sociosanitari nelle Marche che ormai da due anni sta coinvolgendo tante organizzazioni della Regione. Sembra cioè che a pagare i costi maggiori dovranno essere proprio gli utenti più fragili e le loro famiglie. Lo denunciano la Campagna Regionale “Trasparenza e diritti” e il CAT Marche (Comitato Associazioni Tutela), che chiedono a tutti gli esponenti istituzionali coinvolti di «uscire finalmente dal silenzio»

Persone che lottano contro i pregiudizi e le discriminazioni

Raccontare i diritti delle persone con disabilità attraverso linguaggi creativi e artistici, capaci di valorizzare tra l’altro anche le diverse esperienze dei protagonisti: era questo l’obiettivo di “La creatività racconta i diritti”, progetto promosso dalla FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), in collaborazione con il CPA di Roma (Centro per l’Autonomia), e tra i vari risultati vi sono anche due video, degni della maggior diffusione possibile

Legge di Stabilità: nessuna idea per un nuovo welfare

In un ampio approfondimento dedicato alla Legge di Stabilità per il 2015 e ai provvedimenti riguardanti le persone con disabilità, il Servizio Handylex.org sottolinea infatti che «l’esiguità dei fondi sociali rappresenta solo l’ultima delle limitazioni a un diverso e moderno modo di intendere il welfare, cioè un intervento inclusivo, universale e incardinato in una logica di investimento, piuttosto che relegato a spesa improduttiva»

Scongiurare i tagli lineari a Sanità e Politiche Sociali

«Se Stato e Regioni non troveranno l’intesa sulle modalità di recupero dei 4 miliardi stabiliti, entro gennaio del 2015, chiediamo l’impegno del Governo a non procedere con la possibilità di tagliare in modo lineare il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale per il 2015 o le politiche sociali, ipotesi che vanno assolutamente scongiurate»: così il Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, a poche ore dall’approvazione della Legge di Stabilità per il 2015

Sicilia: se non si pianifica, si discrimina

«La mancanza di una pianificazione “di sistema” nell’àmbito dell’Integrazione Socio-Sanitaria e l’assenza di atti specifici programmatori da parte degli organismi assessoriali competenti è la causa di una grave discriminazione delle persone con disabilità in Sicilia»: lo denuncia il Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana, prendendo spunto dalla difficile situazione della Rete dei Centri Socio Educativi per Disabili di Palermo