«Crediamo che la cultura debba essere accessibile a tutti; il digitale pone sfide importanti, ma offre anche mezzi e strumenti per abbattere le barriere della comunicazione. La sottotitolazione ci consentirà di rendere i contenuti di Medioera accessibili a un pubblico più vasto e di fare, anche in questo senso, vera innovazione».
Lo dichiara con soddisfazione Vera Arma, presidente dell’Associazione CulturAbile e componente del team di ARTIS Project, gruppo specializzato in servizi linguistici ed editoriali, ma anche in servizi di post-produzione e accessibilità per persone con disabilità sensoriali, che in questi giorni, grazie ai propri sottotitolatori e respeaker professionisti, ha reso accessibile a tutti, tramite la sottotitolazione in tempo reale (usufruibile anche da chi segue l’evento in streaming) e l’utilizzo della LIS (Lingua Italiana dei Segni), il Festival di Cultura Digitale Medioera, apprezzato appuntamento dal carattere altamente innovativo, nato nel 2010 e in corso di svolgimento a Viterbo fino al 17 aprile.
«I sottotitoli in tempo reale – spiega Vera Arma – consentiranno la fruizione di tutti gli appuntamenti di Medioera non solo alle persone sorde o ipoudenti, ma a una platea molto più vasta, che include stranieri, giornalisti e tecnici del settore. Infatti, un utilizzo “strumentale” della sottotitolazione in diretta, ancora relativamente poco esplorata in Italia, è quello che consente una fruizione “allargata” del contenuto. Prendendo le mosse dalla più “tradizionale” e conosciuta sottotitolazione per non udenti, la sottotitolazione stessa si fa strumento di integrazione e conoscenza per tutti ed è quanto mai importante che un Festival di Cultura Digitale, centrando in pieno la sua stessa vocazione e il suo ruolo innovativo, abbia introdotto la sottotitolazione in tempo reale degli incontri, segnando un punto importante nella strada verso l’accessibilità di eventi di vasta portata».
Entusiasta dell’iniziativa si dichiara anche l’Associazione Blindsight Project, da tempo impegnata a vari livelli per l’inclusione delle persone con disabilità (in particolare di quelle con disabilità visiva) e da sempre a fianco di CulturAbile sul fronte dell’abbattimento delle barriere sensoriale nello spettacolo e nella cultura.
«Ci preme sottolineare – dichiara Laura Raffaeli, presidente di Blindsight Project, a proposito della sottotitolazione in tempo reale – l’importanza di questo metodo per realizzare accessibilità, come vuole la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, anche per le persone con disabilità visive, perché sottotitolazione fa pensare solo alle persone sorde o a una traduzione in tempo reale e invece, proprio una persona con disabilità visiva, avendo maggiori problemi di mobilità a partecipare fisicamente o essendole impossibile connettersi online, può usufruire del fatto che la sottotitolazione rappresenta anche una trascrizione in testo, che diventa disponibile alla fine di un evento».
«Purtroppo – rileva altresì Raffaeli – è ancora sempre assai difficile avere un evento davvero accessibile per tutti, visto che non lo sarà mai solo con una pedana o un ascensore. Lavoreremo quindi senza sosta affinché la sottotitolazione in tempo reale diventi la normalità anche in Italia, così come siamo in prima linea anche per l’accessibilità agli spettacoli».
«Ci auguriamo dunque – conclude – che questa nostra battaglia ottenga sempre più successi, perché continua a restare per noi incomprensibile, come Associazione che tutela le persone con disabilità sensoriale e i loro diritti, il fatto che la sottotitolazione in tempo reale – meglio se sostenuta dalla LIS e se occorre dall’audiodescrizione – non venga mai considerata, mentre ormai da anni rappresenta, con un solo metodo e con poca spesa, l’abbattimento di tantissime barriere messe insieme». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: culturabile@gmail.com, stampa@blindsight.eu.