Diritti

Sostenere consapevolmente le persone fragili

È lo scopo principale dell’omonimo corso di formazione sull’amministrazione di sostegno, promosso a Lecco, tra ottobre e novembre, dal locale Progetto AdS. L’iniziativa si rivolge soprattutto ai familiari, ma anche ai volontari, agli operatori sociali, agli amministratori locali e a tutti coloro che siano interessati ad approfondire le funzioni e i compiti fondamentali dell’amministratore di sostegno, in un’ottica di protezione e tutela dell’autonomia della persona fragile e di attenzione alle varie sfere della vita

Compartecipazione alle spese: il Consiglio di Stato fissa un punto fermo

Infatti, con una recente Sentenza del 16 settembre scorso, l’importante organo giurisdizionale e amministrativo – oltre a voler fissare un definitivo punto di arrivo e di sintesi sulla compartecipazione al costo dei servizi a favore di persone con disabilità grave e anziani non autosufficienti – ha anche ribadito che la disciplina nazionale prevale su quella regionale, ponendo infine forti dubbi rispetto alla costituzionalità di futuri interventi del legislatore nazionale volti a cancellare i princìpi fissati. Per tutti, la temuta Legge Delega per la riforma assistenziale

Un altro allarmante provvedimento del TAR di Brescia

Si tratta di una recente Sentenza che non solo non ha tenuto in alcuna considerazione la piena e immediata applicabilità delle norme che non consentono agli Enti Pubblici di richiedere contributi economici ai parenti dei soggetti con handicap grave, ma che stravolge anche le leggi vigenti – e ignora la stessa Costituzione Italiana, oltre alle prescrizioni del Garante della Privacy – ritenendo valida la richiesta avanzata dal Comune di Bergamo nei riguardi del fratello non convivente di una persona con handicap grave

Una petizione popolare per il finanziamento dei Livelli Essenziali

«Assumere gli urgentissimi provvedimenti necessari per assicurare la completa copertura finanziaria delle prestazioni domiciliari, semiresidenziali e residenziali riguardanti le persone con handicap invalidanti, gli anziani malati cronici non autosufficienti, i soggetti colpiti dal morbo di Alzheimer o da altre forme di demenza senile, i pazienti psichiatrici (complessivamente oltre 1 milione di nostri concittadini)»: è questo l’obiettivo principale della petizione popolare nazionale, lanciata da numerose organizzazioni, che in sostanza intende sollecitare «il Parlamento ad assumere i provvedimenti occorrenti per mettere a disposizione delle Regioni, delle ASL e dei Comuni le risorse economiche indispensabili per l’attuazione dei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria». Un’importante iniziativa, su situazioni che rischiano di aggravarsi ulteriormente, dopo la recente presentazione della Legge-Delega per la Riforma Fiscale e Assistenziale. La presentiamo ai Lettori in ogni suo aspetto

La semplificazione dei processi civili non intacca la tutela dei disabili

C’era timore – anche alla luce di una valutazione operata guardando all’atteggiamento che in questi ultimi tempi l’apparato governativo ha mostrato di rivolgere verso i diritti delle persone con disabilità – per l’approvazione del Decreto Legislativo con cui il Governo ha attuato la semplificazione dei processi civili. In particolare si poteva temere che la fondamentale Legge 67/06 – che tutela le persone con disabilità vittime di discriminazioni – potesse uscirne quanto meno ridimensionata. Invece, a un primo esame del testo, si può affermare, con un certo sollievo, che non è così

Un Paese ancora ben arretrato di fronte alla disabilità

La vicenda di una famiglia del Veneto, letteralmente “frantumata” nella sua struttura, ove il figlio con autismo non ha mai ricevuto un trattamento specifico di ausilio alla grave disabilità, è il simbolo di un’Italia ancora assai arretrata nel campo dell’assistenza socio-sanitaria per la disabilità, dove per giunta sono arrivate ora le nuove procedure per il riconoscimento dell’invalidità civile le quali, ben lungi dal combattere efficacemente il fenomeno dei cosiddetti “falsi invalidi”, stanno creando gravi disagi alle persone con disabilità e alle loro famiglie. E se la specifica vicenda da cui prende spunto la seguente riflessione potrebbe risolversi positivamente, le associazioni italiane impegnate sul fronte dell’autismo e delle sindromi ad esso correlate intendono combattere fino in fondo tante altre battaglie di civiltà e giustizia

La volontà reale è quella di avvicinare la spesa sociale allo zero

Ben lo conferma – secondo la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – anche l’intervento del rappresentante del Governo durante la discussione alla Camera di alcune Mozioni riguardanti i controlli delle invalidità, cinque delle quali sono state approvate, pur con contenuti assai diversi tra di loro

Ci spaventa molto che anche nelle Regioni gli accertamenti passino all’INPS

Questa la denuncia di Cittadinanzattiva, alla luce di quella che viene ritenuta come una gestione fallimentare, da parte dell’INPS, dei nuovi procedimenti di riconoscimento delle invalidità civili, con ritardi impressionanti, scarse o nulle informazioni ai Cittadini sullo stato delle pratiche e pagamenti bloccati da mesi. Una gestione – sempre secondo Cittadinanzattiva – basata esclusivamente sull’obiettivo di ridurre le spese dell’assistenza, ben più che sul tentativo di contrastare i cosiddetti “falsi invalidi”. Per questo, attraverso il proprio Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici, Cittadinanzattiva ha chiesto alla Commissione Igiene e Sanità del Senato l’avvio di una formale indagine conoscitiva parlamentare sulle difficoltà che stanno incontrando i Cittadini nelle procedure di riconoscimento delle minorazioni civili e quindi delle indennità correlate

Arrivano alla Camera le Mozioni sui controlli delle invalidità

Sono numerose e assai diverse tra di loro le varie Mozioni sui controlli relativi alle invalidità civili, la cui discussione alla Camera è ormai imminente. Secondo la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), «alcune sono approssimative, altre prevedono inasprimenti dei controlli, altre ancora l’attribuzione di maggiori funzioni all’INPS, talora riprendendo ossequiosamente dati diffusi dall’Istituto e spesso contraddetti». Oltre a rimandare al sito della Federazione – ove meritoriamente vengono riportati i testi integrali di tutte le Mozioni – riprendiamo un’ampia parte di quella che la stessa FISH ritiene come maggiormente positiva ed equilibrata

Soddisfazione per quel provvedimento che favorisce la domiciliarità

Ad esprimerla è l’AISLA Sardegna (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), dopo che la Giunta Regionale ha aggiornato i criteri di finanziamento per il Progetto “Ritornare a casa”, iniziativa finalizzata a favorire il rientro in famiglia di persone ricoverate in strutture sociali e/o sanitarie o ad evitarne il ricovero. Secondo Giuseppe Lo Giudice, presidente dell’AISLA Sardegna, si tratta di un grande risultato, grazie al quale verranno «alleviati notevolmente i disagi di tante famiglie degli ammalati sardi con SLA, penalizzate dalla precedente soglie degli scaglioni ISEE, ma con benefìci anche a tutti gli ammalati di altre patologie che subivano forti decurtazioni economiche dalla precedente Deliberazione»

Le «correzioni» di quella Manovra sono assai nocive

Approvata infatti il 15 luglio scorso, la Manovra Correttiva 2011-2014 contiene disposizioni che quasi certamente produrranno effetti assai negativi per le persone con disabilità e le loro famiglie, in particolare a causa del taglio di moltissime agevolazioni fiscali, ciò che inciderà in modo maggiore proprio sulle famiglie con persone con disabilità. Sulla materia segnaliamo l’ampio approfondimento elaborato dal Servizio HandyLex.org

Perché contestiamo quelle Sentenze sulla compartecipazione alle spese

C’è chi ha già scritto – anche su queste pagine – che alcune recenti Sentenze del TAR di Brescia, pur essendo sfavorevoli alle persone con disabilità, non possono mettere in discussione il principio ormai consolidato che conti il reddito della sola persona assistita, nel definire i criteri di compartecipazione alla spesa dei servizi socioassistenziali da parte dei Cittadini con disabilità e delle loro famiglie. Ora vediamo perché – secondo la presente analisi – quelle Sentenze siano di per sé discutibili e in ogni caso non possano influire sull’importante Sentenza del Consiglio di Stato che qualche mese fa ha prodotto una vera e propria svolta in questa materia

L’Umbria, l’INPS e la necessità di parlare di presa in carico

Certo, è una questione molto importante chiarire le cause dei ritardi e delle revoche di pensioni o indennità acquisite, questioni che suscitano grande preoccupazione alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Ed è altrettanto importante “smentire” l’INPS, dati alla mano, quando dipinge l’Umbria come una vera e propria “patria di falsi invalidi”. Ma forse, per il vero rispetto dei diritti delle persone con disabilità, sarebbe ben più importante rivendicare il diritto a una presa in carico globale fondata sul Progetto Individuale, anche perche la personalizzazione degli interventi – misurando il corretto funzionamento della relazione tra persona e ambiente – costituirebbe il modo migliore di controllare gli abusi, che in ogni caso sarebbe preferibile definire “falsi accertamenti”, piuttosto che “falsi invalidi”

In alcune Regioni anche i primi accertamenti potrebbero passare all’INPS

È questa la rilevante novità presente nel testo della Manovra Finanziaria firmato in queste ore dal Presidente della Repubblica, secondo cui – oltre all’erogazione delle provvidenze economiche, alla verifica degli accertamenti e alla presenza obbligatoria in giudizio – alcune Regioni potranno appunto passare all’INPS anche la fase di primo accertamento, effettuata ora tramite le proprie Commissioni ASL, ultima funzione pubblica finora rimasta

Compartecipazione alla spesa: sono veramente un passo indietro quelle Sentenze?

Alcune Sentenze del TAR di Brescia, infatti, sono sì sfavorevoli alle persone con disabilità, ma non mettono in discussione il principio ormai consolidato che conti il reddito della sola persona assistita, nel definire i criteri di compartecipazione alla spesa dei servizi socioassistenziali da parte dei Cittadini con disabilità e delle loro famiglie. E tuttavia – secondo la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) – quei provvedimenti sono la controprova che una materia tanto complessa non può essere risolta solo attraverso la “via giudiziaria”. Per questo la stessa LEDHA ha accolto con favore due Progetti di Legge presentati in Regione Lombardia, che potrebbero portare a una mediazione condivisa tra Istituzioni e Mondo Associativo

Riforma assistenziale: dopo le parole quali saranno i fatti?

Nella stessa seduta del 30 giugno che ha visto il Consiglio dei Ministri approvare il testo della nuova Manovra Finanziaria, è stata licenziata anche la bozza di Disegno di Legge che attribuisce al Governo stesso la delega per la riforma fiscale e assistenziale. Rispetto a quest’ultima, i tempi dell’iter saranno quanto mai lunghi, ma possiamo già provare a vederne i tratti essenziali. Dal canto suo, il Forum Nazionale del Terzo Settore resta in attesa che «alle parole seguano i fatti», specie per quanto riguarda la sussidiarietà, «nel rispetto del ruolo attivo del volontariato, dell’associazionismo e dell’intesa sociale che, certo, non possono essere ridotti a meri sostituti dell’intervento pubblico nei servizi socio-assistenziali»

Manovra Finanziaria: le prime, provvisorie analisi

Nelle bozze di queste ore della Manovra Finanziaria che interesserà il Bilancio dello Stato e i Cittadini italiani nei prossimi anni, si parla anche di disabilità e in particolare di contenzioso sull’invalidità civile, di scuola e di spese protesiche. Pur restando in attesa, dunque, di testi “sempre più definitivi”, segnaliamo già una prima, approfondita analisi curata dal Servizio HandyLex.org

Le persone con disabilità dell’Umbria rivendicano i loro diritti

«Una moderna valutazione dell’invalidità civile non può più guardare solo al “funzionamento” della singola persona, ma all’interazione di quella persona con l’ambiente. Per questo non basta più rivendicare l’attribuzione di una giusta percentuale di invalidità civile, ma bisogna avere anche una valutazione della persona che deve sempre essere globale, in un lavoro che oltre all’INPS, deve coinvolgere anche gli Enti Locali e le Regioni»: sarà questo il senso dell’intervento della FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) a un convegno che si terrà il 29 giugno a Foligno (Perugia), a cura del locale Circolo di Libertà e Giustizia, in collaborazione con varie altre associazioni

La Legge 328 e le persone con disabilità

Si chiama così il convegno promosso per il 24 giugno a Palazzolo Acreide (Siracusa) dalla locale Sezione dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), in collaborazione con l’ANFFAS Sicilia, per riflettere sullo stato dell’arte in ambito di politiche sociali, ma anche per sensibilizzare e informare tutti quei soggetti che per professione e per mandato istituzionale operano nell’area della disabilità, guardando inoltre alle famiglie e ai Cittadini che desiderino approfondire le loro conoscenze e i modi di tutela dei propri diritti. E dopo il convegno – cui parteciperanno numerosi giuristi e uomini di legge da tutta Italia – è previsto anche un torneo triangolare di calcio a scopo benefico, allo stadio di Palazzolo Acreide, tra la Nazionale Italiana Magistrati, una Selezione dei Giornalisti di Siracusa e una squadra composta da rappresentanti degli Organi Istituzionali