Studio

Scuola: opportunità e rischi del “non cognitivo”

Scuola: opportunità e rischi del “non cognitivo”

«La discussione sulla possibile introduzione di “competenze non cognitive” nelle scuole – scrivono Daniele Fedeli e Claudia Munaro -, con relativo Disegno di Legge già approvato alla Camera, pone una riflessione, tre questioni rilevanti e tre possibili proposte operative. E in tal senso sarebbe anche auspicabile dare più voce alle progettualità rivolte ad allievi con bisogni speciali, per i quali l’apprendimento e l’esercizio di adeguate “abilità di vita” rappresenterebbe un viatico importante per un adattamento all’ambiente nell’ottica dell’autodeterminazione e della qualità della vita»

Alunni con disabilità e didattica in presenza: un utile approfondimento

I bambini e le bambine di una scuola primaria in epoca pre-Covid

Il Centro Studi Giuridici HandyLex dedica un ampio approfondimento, di cui suggeriamo senz’altro la consultazione, al Decreto Legge 1/22, con cui il Governo ha fissato le modalità della ripresa del percorso scolastico in presenza, alla luce della nuova crescita della pandemia, e alla successiva Circolare Ministeriale n. 7/22, riguardante la didattica in presenza per gli alunni e le alunne con disabilità. Il tutto per far comprendere al meglio ciò a cui le famiglie e gli alunni/alunne possono andare incontro nelle scuole dei vari ordini e gradi

Ben lieti di essere “ossessionati” dall’inclusione scolastica

Ben lieti di essere “ossessionati” dall’inclusione scolastica

«Servono istituti specializzati, escludendo ovviamente i disabili lievi. L’ossessione dell’inclusione è un cattivo servizio reso agli altri scolari e anche a loro, i disabili, poveri, che sono completamente sopraffatti dagli altri»: a dirlo è stato Éric Zemmour, candidato alla Presidenza francese, scatenando furiose polemiche. Da parte nostra, al di là della successiva dichiarazione di Zemmour («sono stato male interpretato»), continuiamo a tenerci la nostra “ossessione” per l’inclusione scolastica di tutti gli alunni e le alunne con disabilità, “nella scuola di tutti e con tutti”

Anno Scolastico 2020-2021 e disabilità: la fotografia dell’ISTAT

Ragazzi e ragazze con varie disabilità davanti a una scuola

Aumento del numero di alunni e alunne con disabilità, con una migliore partecipazione alla didattica, scarsa competenza dei docenti (curricolari e di sostegno) sui modelli inclusivi, ancora limitata accessibilità agli edifici scolastici, carenza di assistenti all’autonomia e alla comunicazione, specie nel Mezzogiorno, e crescita anche dei docenti di sostegno, inversamente proporzionale, però, alla loro formazione specifica: sono questi, in estrema sintesi, i dati principali del nuovo Rapporto ISTAT sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, riferito all’Anno Scolastico 2020-2021

Quel sondaggio sull’inclusione scolastica parla chiaro: c’è ancora da lavorare!

Quel sondaggio sull’inclusione scolastica parla chiaro: c’è ancora da lavorare!

«Fino a quando un solo alunno o alunna con disabilità sarà senza un PEI (Piano Educativo Individualizzato) o avrà un PEI redatto “perché va consegnato”, il sistema scuola non avrà garantito quelle pari opportunità sancite dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. E la cultura dell’inclusione resterà una bella favola da raccontare»: è una delle conclusioni tratte dalla Federazione FISH dagli esiti di un recente sondaggio promosso per inquadrare la situazione dell’inclusione scolastica nei primi mesi dell’anno scolastico. Risultati in buona parte non troppo confortanti

I tanti fronti d’impegno della FISH per migliorare l’inclusione scolastica

I tanti fronti d’impegno della FISH per migliorare l’inclusione scolastica

Le carenze delle “Linee Pedagogiche per il sistema integrato ‘zerosei’”, evidenziate durante un’audizione in sede ministeriale, poche settimane dopo la presentazione di una Proposta di Legge che garantisca la continuità didattica dei docenti di sostegno, contenendo altre norme che possano rendere la scuola concretamente inclusiva per tutti gli alunni e le alunne con disabilità. E sullo sfondo i risultati di un sondaggio dedicato ai primi mesi dell’anno scolastico. Sono i tanti fronti d’azione della Federazione FISH, costantemente impegnata per il miglioramento dell’inclusione scolastica

Continuità del sostegno e altre norme, per migliorare l’inclusione scolastica

I partecipanti all'incontro presso il Ministero dell'Istruzione, durante il quale la delegazione della FISH ha prersentato la propria Proposta di Legge

Continuità didattica dei docenti di sostegno e altre norme che mirano a rendere la scuola finalmente e concretamente inclusiva per tutti gli alunni e le alunne con disabilità: se ne occupa una Proposta di Legge presentata presso il Ministero dell’Istruzione da una delegazione della Federazione FISH, che il sottosegretario Sasso si è impegnato a fare propria. Oltre a specifiche classi di concorso per il sostegno, pur con la possibilità della mobilità professionale, il testo si occupa tra l’altro anche delle scuole paritarie e degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione

Quell’Università telematica che discrimina

Bene le Università telematiche, a patto, però, che siano realmente accessibili a tutti gli studenti e le studentesse con disabilità

C’è un’Università telematica molto nota che offre agli studenti con invalidità al 100% la possibilità di iscriversi gratuitamente ai corsi di studio, ma che poi, a quanto pare, non è grado di garantire un elemento basilare, quale l’accesso al materiale didattico. A denunciarlo è l’Associazione Avvocato del Cittadino, a proposito di quanto vissuto da uno studente non vedente, che ha pertanto inviato una diffida all’Ateneo coinvolto, rilevando un’evidente situazione di discriminazione ai sensi della Legge 67/06

Come fare perché l’inclusione scolastica non sia “un’isola”

Come fare perché l’inclusione scolastica non sia “un’isola”

Un’ampia analisi di Salvatore Nocera del documento intitolato “L’inclusione non è un’isola”, Mozione Finale del 13° Convegno Internazionale “La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale”, tradizionale evento promosso a Rimini dal Centro Studi Erickson e svoltosi nel novembre scorso. In particolare Nocera si sofferma sui “tre ponti necessari” indicati dal documento stesso e riguardanti rispettivamente la formazione iniziale di tutti i docenti sulle didattiche inclusive, gli insegnanti di sostegno e la statalizzazione degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione

Ai docenti universitari, per mettersi nei panni degli studenti con DSA

«Non è facile immedesimarsi in un dislessico, ma ti puoi immedesimare nelle sue difficoltà»: a dirlo è Giulio, giovane adulto con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), nel docufilm “Nei miei panni”, che racconta alcune prove in cui l’AID (Associazione Italiana Dislessia) ha coinvolto altrettanti docenti universitari, per far sperimentare loro gli ostacoli che possono incontrare gli studenti con DSA. Il video rientra tra i materiali formativi di “DSA e Università”, corso di formazione online gratuito, promosso dalla stessa AID e riservato appunto ai docenti degli Atenei

Scuola e inclusione: la parola alle ragazze (con e senza disabilità)

Come hanno trascorso le adolescenti il periodo del lockdown e la relativa didattica a distanza? E per le ragazze con disabilità quali conseguenze hanno avuto la pandemia e l’isolamento? A queste e altre domande ha provato a rispondere “Distanti ma… vicine o lontane?”, progetto promosso dalla Federazione lombarda LEDHA, in partenariato con la FISH Calabria e l’ABC Sardegna, sostenuto da UniCredit Foundation e con la consulenza scientifica dell’Università Milano Bicocca. Durante un incontro online del 25 novembre verranno presentati i risultati, le analisi e le riflessioni emerse dalla ricerca

L’inizio dell’anno scolastico e la disabilità: un sondaggio della FISH

Dopo che il TAR del Lazio aveva annullato i nuovi modelli nazionali di PEI (Piano Educativo Individualizzato), il Ministero aveva ribadito la piena vigenza del Decreto Legislativo 66/17 sull’inclusione, con i GLO convocati (Gruppi di Lavoro Operativi per l’Inclusione) e i PEI redatti. Ma nonostante ciò, la Federazione FISH continua a ricevere segnalazioni su lacune, violazioni e disagi vissuti dagli alunni e dalle alunne con disabilità. Per dare quindi ulteriore sostanza alla propria azione nei confronti del Ministero, la stessa FISH ha lanciato un sondaggio rivolto alle famiglie coinvolte

Scuola e comunità sociali: tra impegni e sfide

«L’inclusione scolastica dev’essere garantita all’interno della scuola che deve assolutamente riappropriarsi del proprio ruolo formativo per i nostri alunni e alunne con disabilità. Per questo il nostro movimento associativo rivendica con forza il rilancio della scuola stessa e degli investimenti ad essa dedicati»: lo ha dichiarato Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH, durante l’incontro “Territori educanti. Scuola e comunità sociale tra impegni e sfide”, nell’àmbito del 13° Convegno Internazionale “La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale”, in svolgimento a Rimini

Come sta andando il rientro a scuola?

«Il rientro a scuola: come sta andando?»: attorno a questa domanda ruoterà l’appuntamento in rete intitolato “Riprendersi dalla ripresa. Breve guida per affrontare il rientro a scuola e non solo”, promosso per domani, 9 novembre, da CBM Italia, componente nazionale dell’organizzazione umanitaria impegnata da molti anni nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi in Via di Sviluppo (e non solo). Sarà questo il primo di tre incontri dedicati appunto all’educazione, all’inclusione, alla disabilità e ai diritti dei più piccoli

“L’inclusione non è un’isola”: si “allarga” il convegno Erickson sulla scuola

Dopo il “fermo” dello scorso anno, tornerà al Palacongressi di Rimini il tradizionale appuntamento promosso in novembre dal Centro Studi Erickson, vale a dire il Convegno Internazionale “La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale” (13^ edizione), caratterizzato dal messaggio “L’inclusione non è un’isola”, che per la prima volta integrerà lo svolgimento in presenza con la modalità digitale, prevedendo, oltre alle tre giornate in Romagna del 12-14 novembre, un ricco calendario sino a fine mese di incontri online, con la partecipazione di tanti autorevoli ospiti nazionali e internazionali

Buone notizie per Gaia Padovani, dottoressa non vedente

Si è conclusa bene la vicenda di Gaia Padovani, prima studentessa cieca in Italia a laurearsi in Medicina, che ha dovuto affrontare il test di ammissione al corso di specializzazione in Psichiatria senza i necessari accomodamenti. Ammessa alla frequenza dal Consiglio di Stato, il TAR del Lazio aveva invece chiesto la ripetizione della prova, fissata dal Ministero con soli 20 giorni di preavviso. Ora il Consiglio di Stato ha sospeso quella disposizione, auspicando una rivalutazione complessiva, che scongiuri il rischio di dovere interrompere il proficuo percorso di studi di Padovani

Per garantire sempre più pari opportunità agli studenti universitari con DSA

Avviata due anni fa, “Univers@lità” è una piattaforma formativa gratuita online, sviluppata dall’AID (Associazione Italiana Dislessia), per garantire pari opportunità di successo ai circa 16.000 studenti con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) presenti nelle Università. Recentemente si è arricchita di nuovi contenuti, tra slide, video e interviste a docenti universitari e delegati dei rettori

Disabilità e diritto allo studio: quanti ostacoli sulla strada di Gaia Padovani!

La storia di Gaia Padovani, prima studentessa cieca in Italia a laurearsi in Medicina, evidenzia le difficoltà con cui possono scontrarsi le persone con disabilità nell’accedere al diritto allo studio. Dopo due Sentenze del TAR del Lazio e una del Consiglio di Stato, Padovani, già giunta a metà della Scuola di specializzazione, dovrebbe rifare il test d’ingresso alla Scuola stessa, che non aveva superato per la mancanza dei necessari accomodamenti, ma con soli 20 giorni di preavviso, è impossibile prepararsi. Un nuovo pronunciamento del Consiglio di Stato è atteso proprio per oggi, 28 ottobre

Quel gravissimo caso di segregazione scolastica

«In attesa dello sviluppo delle indagini e dell’accertamento di ogni responsabilità, siamo già di fronte a un gravissimo caso di segregazione scolastica, che ci pone al fianco dei genitori dell’alunno con disabilità che hanno deciso di denunciare»: lo dichiara Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH, a proposito della vicenda riguardante un ragazzo con disturbo dello spettro autistico, trovato nudo e sporco dei suoi stessi escrementi nella palestra di una scuola di Castellammare di Stabia (Napoli), fatto sul quale la Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta