Il primo film da regista di Mastandrea ha aderito a “Cinemanchìo”

E in tal senso “Ride”, primo film alla regia di Valerio Mastandrea, in concorso al “Torino Film Festival”, che si svolge in questi giorni nel capoluogo piemontese, uscirà appunto il 29 novembre nelle sale audiodescritto e sottotitolato, ovvero accessibile proprio a tutti. «Ci adopereremo – dichiara Stefano Pierpaoli, coordinatore di “Cinemanchìo” – per far sì che questo film diventi un valido veicolo di promozione dell’accessibilità e dell’inclusione culturale, di fronte all’atteggiamento di indifferenza delle Istituzioni, che rende di fatto più difficile attuare il modello da noi proposto»

Locandina del film "Ride"

La locandina del film “Ride” di Valerio Mastandrea, che sottolinea in basso l’adesione al Progetto “Cinemanchìo”

«Ringraziamo Kimera Film, Rai Cinema, 01, Valerio Mastandrea ed Enrico Audenino, per l’impegno ad appoggiare il nostro progetto con il film Ride,che a partire dal 29 novembre uscirà accessibile nelle sale. Già ora, per altro, ne è disponibile l’audiodescrizione sulla APP Moviereading».
A renderlo noto è Daniela Trunfio, presidente dell’Associazione Torino + Cultura Accessibile e una delle principali animatrici del noto progetto di inclusione culturale denominato Cinemanchìo, presentato lo scorso anno alla Mostra del Cinema di Venezia.
Il film di cui si parla è appunto Ride, unica opera italiana in concorso al Torino Film Festival, che si sta svolgendo in questi giorni nel capoluogo piemontese, film d’esordio alla regia di Valerio Mastandrea, che lo ha anche scritto insieme a Enrico Audenino.

«Ride – sottolinea Stefano Pierpaoli , coordinatore di Cinemanchìo – sarà sottotitolato e audiodescritto grazie soprattutto al lavoro e all’investimento di Daniela Trunfio e di Torino+Cultura Accessibile. Si tratta di un evento che si inserisce nel percorso complessivo dell’accessibilità culturale, anche perché sarà lo stesso Mastandrea a svolgere un compito di sensibilizzazione su queste tematiche. Dal canto nostro cercheremo, per quanto possibile, di assicurare al film una presenza durevole nelle sale italiane e ci adopereremo affinché esso possa diventare un valido veicolo di promozione dell’accessibilità e dell’inclusione culturale».
«A tal proposito – annota infatti Pierpaoli – il grave atteggiamento di indifferenza da parte delle Istituzioni rende di fatto più difficile la messa in opera del modello che tutti insieme abbiamo presentato già da tempo. Per questo motivo sarà assai complesso coordinare le proiezioni con sottotitolazione ed evitare che si generi un inaccettabile episodio di discriminazione nei confronti delle persone sorde. Faremo in ogni caso tutto il possibile, sperando anche di poter contare sulla collaborazione delle Associazioni di persone con disabilità, per allontanare questo pericolo e ci siamo anche già mossi presso le Associazioni dei distributori e degli esercenti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@cinemanchio.it.

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