Una nuova app, per far crescere l’inclusione delle persone con disabilità

Avviato due anni fa grazie a un finanziamento europeo, da parte di un consorzio che ha per capofila la Cooperativa Margherita di Sandrigo (Vincenza), con alcuni partner continentali, il progetto “Mind Inclusion 2.0” punta a trovare soluzioni sostenibili e inclusive che permettano alle persone con disabilità, soprattutto intellettiva, di partecipare maggiormente alla vita sociale, in particolare attraverso l’uso di strumenti tecnologici, utili a superare gli ostacoli presenti nei luoghi pubblici. Il risultato più concreto è l’app “Mind Inclusion”, sorta di “Tripadvisor dell’inclusione”

Logo dell'app "Mind Inclusion"

Il logo dell’app “Mind Inclusion”

«Com’è purtroppo ben noto, bar, librerie, parchi, negozi e altri luoghi pubblici non sono sempre concepiti per persone con disabilità. È questo dunque il motivo principale per cui è nata l’applicazione Mind Inclusion, frutto dell’omonimo progetto 2.0, voluto appunto per aiutare le persone con disabilità, in particolare intellettiva, ad avere accesso agli spazi pubblici ed esercitare i propri diritti. I partner di questa iniziativa, infatti, sono convinti del fatto che ognuno di noi possa rendere la nostra società più inclusiva».
A che cosa si riferisce esattamente la Cooperativa Sociale Margherita di Sandrigo (Vincenza) con questa presentazione? A un progetto, denominato come detto Mind Inclusion 2.0, che ha avuto avvio esattamente due anni fa, grazie a un finanziamento nell’àmbito del programma Erasmus+ della Commissione Europea, seguito da un rifinanziamento dell’AULSS 8 Berica, allo scopo di trovare soluzioni sostenibili e inclusive che aiutino da una parte i caregiver a migliorare le proprie abilità, permettendo dall’altra, alle persone con disabilità soprattutto intellettiva, di partecipare alla vita sociale. In particolare l’obiettivo è quello di aiutare le persone con disabilità, attraverso l’uso di strumenti tecnologici, a superare gli ostacoli che possono trovare quando accedono a luoghi pubblici.
Capofila di Mind Inclusion 2.0 è la stessa Margherita, che opera in cosorzio insieme al Polibienestar (Instituto de Investigación en Políticas de Bienestar Social) dell’Università di Valencia (Spagna), alla Fundación INTRAS di Valladolid (Spagna), alla Società Social IT Software & Consulting di Trento (Italia), a Lietuvos sutrikusio intelekto žmonių globos bendrija Viltis di Vilnius (Lituania) e all’ organizzazione internazionale ALDA (European Association for Local Democracy).

«Sorta di “Tripadvisor dell’inclusione”– spiegano dalla Cooperativa vicentina – la app Mind Inclusion è uno strumento digitale molto utile e semplice da usare che aiuta le persone con disabilità, sia cognitiva che fisica, a trovare e raggiungere diversi punti di interesse e a valutare il loro grado di inclusività. Essa, infatti, permette loro di capire quali servizi può offrire un determinato luogo, così come altri utili dettagli, come gli orari di apertura, la posizione, come raggiungere il luogo prescelto, e cosa ci sia nelle vicinanze».
«In tal modo – aggiungono – si vuole soprattutto migliorare l’inclusione delle persone con disabilità intellettiva nella società, ma anche rendere i titolari di luoghi pubblici più consapevoli di cosa sia l’inclusione sociale e connetterli con questo tipo di utenza. Oggi più che mai, infatti, diffondere il seme della solidarietà e dell’attenzione all’altro è una delle cose più importanti da fare. In parallelo, incoraggiare le persone con disabilità cognitive e fisiche a utilizzare gli strumenti tecnologici, fornendo loro una guida adeguata, si rivela essere efficace per infondere loro una maggiore fiducia».

Mind Inclusion può essere scaricata su Google Play Store in inglese, italiano, lituano e spagnolo (a questo link) e presto anche in francese.
«Detto che per coinvolgere al meglio i titolari di spazi pubblici, abbiamo girato anche un video e prodotto materiale promozionale – ricordano ancora da Margherita – vogliamo dare evidenza all’approccio partecipativo che ha portato alla realizzazione dell’app, tramite gruppi di lavoro costituiti da persone con disabilità , caregiver, professionisti della salute e titolari di spazi pubblici. Durante le sessioni di lavoro, cui spesso le prime tre tipologie di partecipanti hanno partecipato assieme, tutti hanno avuto l’opportunità di esprimere la propria opinione personale e a facilitare il tutto vi è stato il contributo di educatori sociali, ricercatori e sviluppatori delle nuove tecnologie dell’informazione».
«La combinazione tra sapere, esperienza e punto di vista dei diversi attori coinvolti – concludono da Margherita – è stata davvero un valore aggiunto, sia per lo sviluppo dell’APP che per il progetto in generale. E più di tutto è stata importante al fine di creare una visone comune del concetto di inclusione e integrazione delle persone con disabilità nella vita sociale».

Lanciata nell’ottobre scorso, la app Mind Inclusion è stata già al centro di giornate formative presso la sede della Cooperativa Margherita, rivolte ai gestori di luoghi e attività potenzialmente inclusivi, appuntamenti che si ripeteranno, coinvolgendo questa volta gli educatori, il 14 e 28 novembre. Successivamente, presso la sede di Montecchio Maggiore (Vicenza) della Cooperativa Piano Infinito, altri incontri per gli educatori vi saranno il 23 gennaio e il 3 febbraio del nuovo anno. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Andrea Giaretta (Project Manager di Mind Inclusion 2.0), andrea.giaretta@cooperativamargherita.org.

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