Tutelare il diritto alla mobilità delle persone con disabilità, punendo al tempo stesso chi commette abusi. È questo il duplice obiettivo su cui l’Amministrazione Comunale di Montesilvano (Pescara), in Abruzzo, sta lavorando da diversi mesi, grazie all’impegno messo in campo dal proprio Ufficio DisAbili – struttura avviata nell’ottobre del 2007 – in collaborazione con il Comando di Polizia Municipale.
Un lavoro che ha permesso di ottenere risultati davvero notevoli, «abbattendo gradini, costruendo ascensori e rampe d’accesso», come sottolinea il sindaco Pasquale Cordoma.
«E tuttavia – aggiunge il presidente del Consiglio Comunale Valter Cozzi – il nostro impegno è rivolto anche contro le barriere culturali, quelle che in genere sono invisibili e per questo ancora più difficili da eliminare. Infatti, a poco servono gli scivoli dei marciapiedi, se questi vengono sistematicamente occlusi da auto in sosta, così come servono a poco i parcheggi riservati ai disabili se vi sostano auto o moto che non hanno il permesso di parcheggiare; né serve costruire un marciapiede largo se poi incontriamo un’auto che ostacola il percorso».
Sensibile alle questioni legate alla disabilità, l’assessore alle Politiche Sociali Fabrizio Bosio illustra i dati riscontrati dai controlli della Polizia Municipale: «In Italia siamo stati i primi a creare l’iniziativa denominata Segnalaci l’abuso, per tutelare il diritto alla mobilità dei disabili. Con una tabella posta sotto ogni parcheggio che indica un numero verde, i cittadini possono segnalare chi parcheggia abusivamente, facendo intervenire il Comando della Polizia Municipale. Ebbene, grazie a questo servizio sono state scoperte numerose irregolarità, passando dalle 143 contravvenzioni spiccate nel 2006 alle 444 dello scorso anno. Siamo inoltre riusciti a realizzare il Bollino Olografico Antifalsificazioni, grazie anche all’efficienza e alla velocità dell’Ufficio DisAbili, presso il quale i contrassegni vengono rilasciati in ventiquattr’ore. Abbiamo infine costruito un database per dei controlli incrociati con il computer anagrafico che nel 2008 ha permesso di ritirare 54 contrassegni mai riconsegnati e appartenenti a persone defunte».
Il responsabile dell’Ufficio DisAbili Claudio Ferrante è stato il primo a “lanciare la sfida” e a dichiarare guerra a chi non rispetta le regole: «Possiamo affermare con grande soddisfazione che i parcheggi per i disabili a Montesilvano sono più liberi e occupati da chi davvero ne ha diritto. In tal senso abbiamo dato una bella “spallata” al malcostume che ruota attorno al pass per i disabili, ad abitudini che nuocciono alla categoria in modo grave. Ma questo è solo un punto di partenza, dal momento che riteniamo ancora forte la presenza di “diversamente furbi”! Infatti, da un primo controllo effettuato dal nostro Ufficio nel 2009, sono ancora troppi i titolari del contrassegno che circolano con l’autorizzazione scaduta (ben 133). Altri cento appartengono invece a persone defunte e i parenti non hanno provveduto a riconsegnarli. Da segnalare infine che il totale di contrassegni rilasciati dal Comune ammonta oggi a 1.010».
Controlli più severi vengono annunciati anche dal comandante Antonella Marsiglia della Polizia Municipale.
Non sarà a questo punto superfluo ricordare che secondo l’articolo 188 del Codice della Strada, ai trasgressori è prevista una sanzione da 78 a 311 euro, oltre alla decurtazione di due punti dalla patente, fino alla rimozione del mezzo. Il contrassegno va esposto in originale sul parabrezza anteriore del veicolo, quando la persona che ne ha diritto è alla guida o è accompagnata da terzi, e va riconsegnato qualora non sussistano più le condizioni per usufruirne (scadenza o decesso).
Un’offensiva, quindi, senz’altro meritoria, quella del Comune abruzzese, che per altro – come ha già ben intuito il presidente del Consiglio Comunale – va necessariamente accompagnata ad un’azione culturale “di profondità”, che agisca sui comportamenti e le abitudini di tutti i cittadini. (S.B.)