L’estate, soprattutto per i bambini, è sicuramente la stagione più divertente: la scuola è finita, almeno per tre mesi, e le giornate, più lunghe e più calde, invitano a trascorrere il tempo all’aperto, preferibilmente al mare, in compagnia degli amici.
Per occupare le giornate dei nostri piccoli durante le ore lavorative, si può scegliere tra una vasta gamma di alternative: dai Grest (Gruppi Estivi) ai Centri Estivi, sono veramente tantissime le opzioni che consentono ai ragazzi di vivere momenti di svago “costruttivi”.
Se però la voglia di giocare accomuna tutti i bambini senza distinzione alcuna, la stessa cosa non si può dire delle possibilità di appagare questo bisogno; se infatti facessimo una rapida ricognizione dell’“accessibilità” di Grest e Centri Estivi per i bambini con disabilità, potremmo, forse, notare una drastica riduzione del ventaglio di opportunità.
Quante di queste realtà, infatti, sono preparate ad accogliere bambini e ragazzi con disabilità, proponendo attività pensate anche per loro? Perché si tende implicitamente a “delegare” e soprattutto a relegarli all’interno di “recinti” appositamente dedicati?
In realtà sarebbe veramente semplice organizzare spazi di gioco e socializzazione che coinvolgessero tutti ed è questa la sfida e il suggerimento che vogliamo dare, almeno per la prossima estate, ai Grest e ai Centri Estivi del territorio nostro e altrui.