Autonomia

Trenitalia: chiediamo fatti e non semplici dichiarazioni di principio

E se è già grave il silenzio dell’azienda, rispetto a una serie di richieste presentate mesi or sono dal Movimento Rinnovamento Democratico, volte a razionalizzare il servizio di trasporto ferroviario riguardante le persone con disabilità, ancor più sconcertante è che i disservizi, la scortesia e la disattenzione del personale viaggiante nei confronti della clientela con disabilità crescano ulteriormente, com’è accaduto a chi tornava in Puglia dalla manifestazione nazionale di Roma del 7 luglio

Anche quest’anno, a Montesilvano, è spiaggia senza barriere

Ulteriori interventi, infatti, sono stati attuati nel tratto di litorale pubblico della località abruzzese, completamente senza barriere e riservato alle persone con disabilità. L’iniziativa si inserisce in un percorso avviato ormai da tempo per demolire sia le barriere architettoniche che quelle culturali, come testimonia anche la recente inaugurazione di un parco accessibile

A che punto siamo con le strisce blu?

Com’è ormai noto, nell’ottobre del 2009 la Corte Suprema di Cassazione aveva prodotto una discussa Sentenza, secondo la quale – all’interno dei parcheggi con le linee blu – devono pagare anche le persone che espongono il contrassegno per disabili, indipendentemente dal fatto che siano tutti occupati i posti riservati ai disabili stessi. Ma è anche noto che le Sentenze di Cassazione non hanno comunque facoltà di modificare la normativa esistente, né di estendere automaticamente l’applicazione della Sentenza ad altri casi simili. E così, mentre le Amministrazioni Comunali di alcune città si sono subito allineate al provvedimento (ad esempio Napoli, Palermo e ora, a quanto sembra, anche Torino), altre (sappiamo di Parma e Ancona) hanno deciso di mantenere la gratuità del parcheggio. La situazione, quindi, è quanto mai disomogenea e la battaglia continua, Comune per Comune, facendo registrare anche meritorie iniziative di alcune associazioni di persone con disabilità, com’è accaduto a Lecco, dove la UILDM locale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha inviato una motivata lettera a tutti e novanta i Comuni della Provincia, chiedendo di mantenere la gratuità

È una questione di diritti e di cultura, non certo di privilegi

«Nove mattine su dieci – scrive Maddalena Botta – quando i genitori o i parenti mi accompagnano al lavoro, sono costretta a lasciare il furgone con rampa in mezzo alla strada e a bloccare il traffico per il tempo necessario al mio spostamento». Il motivo? Semplicemente che il parcheggio riservato alle persone con disabili è occupato da chi non ne avrebbe il diritto e che a volte, se richiamato al rispetto delle regole, reagisce addirittura offendendo. Certo, la questione è soprattutto culturale ed è difficile far ragionare chi pensa che quei parcheggi siano “un privilegio” e non un diritto, specie in epoche come questa dove le furiose campagne sui “falsi invalidi” non aiutano certo a migliorare l’immagine di quelli veri. Eppure, molte cose si potrebbero ugualmente fare, anche in tempi rapidi, per cercare di risolvere il problema…

Quell’approdo accessibile può essere la chiave per una rete sociale

Situato presso il Molo Innocenziano di Anzio (Roma), l’Approdo Paulus è una struttura permanente, voluta e gestita dall’Associazione Paulus Antiche Arti e Mestieri, che sta ottenendo ottimi risultati con tutte le proprie attività, consentendo ad esempio di compiere un’escursione in barca a centinaia di persone con disabilità. All’inaugurazione della stagione estiva 2010, il 25 giugno, è prevista anche la partecipazione di Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, perché l’auspicio è ora quello di veder sorgere a breve altre strutture simili lungo tutto il litorale laziale

Reggio nell’Emilia: «Città delle Persone»?

L’appellativo con cui la stessa città emiliana si autodefinisce non viene proprio onorato, se si parla di accessibilità, pensando ad esempio al fatto che, al di là dei marciapiedi ampi e comodi, i negozi nei quali una persona in carrozzina può entrare autonomamente si possono contare sulle dita delle mani in tutta l’area del centro. Quando poi eventi importanti come la mostra “Fotografia Europea 2010” si rivelano anch’essi assai poco accessibili alle persone con disabilità fisica, vien davvero da pensare che quella definizione sia quanto meno discutibile… Si attendono smentite (naturalmente motivate)

A Montesilvano è nata una vera oasi accessibile

Si tratta del Parco della Libertà, consegnato in questi giorni alla popolazione della città vicina a Pescara, 16.000 metri quadrati diventati totalmente fruibili a persone con diverse disabilità, dopo una serie di radicali interventi condotti in piena sinergia tra l’Ufficio DisAbili del Comune, alcuni Assessorati e la collaborazione di numerose associazioni locali

«Manovra a tenaglia» per fare abbassare quei telefoni

Quando il lavoro di squadra di alcune associazioni ottiene un risultato concreto, oltre a far passare l’importante principio «che qualsiasi nuova installazione o marchigegno devono essere adatti anche alle persone con disabilità», siamo di fronte a un esempio degno certamente di essere imitato in molte altre zone e città del nostro Paese. Ed è quanto recentemente è successo a Torino, con l’abbassamento di due telefoni pubblici della Stazione di Porta Nuova, “a misura di carrozzina”

Mai così tanti disabili a una finale di Champions!

Voleva esserci, vedere, annusare l’aria e poi raccontare. E così ha fatto, Franco Bomprezzi, dopo avere “mobilitato” i vertici dell’Inter e dell’UEFA (la Federazione Calcistica Europea), per consentire anche alle persone con disabilità di poter assistere alla finale di Champions League Inter-Bayern Monaco, in uno stadio bello, ma scomodo. Vicende che abbiamo raccontato giorno dopo giorno nelle scorse settimane. Alla fine, però, la “notte magica” è arrivata e ha visto Bomprezzi esultare accanto a un ragazzo paraplegico di Monaco che si disperava…

Trasversalità ovvero semplicemente «una città per tutti»

Uno spazio urbano accessibile, fruibile e abitabile in sicurezza da parte di tutte le persone, che siano “normodotate” o con una qualunque disabilità. E quando i risultati di questo tipo arrivano mettendo assieme lo spiccato senso civico di alcuni cittadini e la disponibilità di un’azienda di trasporti pubblici, si è realmente di fronte a quello che – con linguaggio sin troppo abusato – si può definire “un esempio di buona prassi”. È quanto accade a Torino, come ci viene segnalato dal Gruppo di Lavoro Trasversale “Una Città per Tutti”

L’UEFA mi ha risposto!

“Potere del calcio, che fa arrivare le barriere (degli stadi) in Commissione Europea”, avevamo intitolato il nostro articolo di una settimana fa, che seguiva la piccola “battaglia di primavera” condotta da Franco Bomprezzi contro le barriere dello Stadio Bernabeu di Madrid, dove si svolgerà il 22 maggio la finale di Champions League di calcio tra Inter e Bayern Monaco. E infatti, proprio dopo le istanze espresse da Bomprezzi e riprese da numerosi organi d’informazione, oltre che dal mondo del web, l’europarlamentare italiana Patrizia Toia aveva presentato un’Interrogazione scritta alla Commissione Europea sul tema “Accesso disabili agli stadi europei”. Ora è arrivata a Bomprezzi anche una risposta dall’UEFA, la Federazione Europea del Calcio, che assicura di «porre grande attenzione alle strutture per gli spettatori disabili». Potere del calcio…

Al lavoro per l’accessibilità dei trasporti torinesi

Comunicazione più efficace, pulsantiere e pedane sui mezzi, insieme ad altri problemi: sono queste le richieste e le segnalazioni presentate dalla Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD) di Torino nel corso di un incontro con il locale Gruppo Torinese Trasporti (GTT). Si tratta di confronti divenuti ormai una consuetudine periodica, grazie anche alla disponibilità dell’azienda nel recepire le varie istanze, per rendere i trasporti torinesi sempre più accessibili alle persone con disabilità

L’obiettivo è rendere sempre più facile il viaggio in treno

In un recente incontro con il Gruppo Ferrovie dello Stato, le Associazioni di persone con disabilità – e in particolare quelle della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – hanno sollevato due questioni delle quali si è recentemente occupato anche il nostro sito: l’iniquità di far pagare alle persone con disabilità i servizi telefonici di Trenitalia e l’impossibilità di prenotare tramite internet posti dedicati o il servizio di assistenza. Le risposte su questi specifici problemi mancano ancora, ma nel frattempo va segnalato anche l’avvio di “Postoblu”, servizio che, pur presentando ancora una serie di criticità, dovrebbe comunque rappresentare una facilitazione per i passeggeri con disabilità, almeno in alcuni casi

2010, odissea nella metropolitana di Roma

Dopo la denuncia di una lettrice, il giornalista di un quotidiano romano si arma meritoriamente del proprio taccuino e parte per un viaggio nella metropolitana della capitale, rendendosi conto ben presto che tra ascensori rotti, scalini e manutenzioni varie, ben sette stazioni su dieci risultano sostanzialmente inaccessibili alle persone con disabilità. Ne scaturisce così l’ordinaria cronaca del “viaggio di un disabile”, con i mezzi pubblici di una grande città italiana…

Grumo Appula: Giunta nuova, vita nuova?

All’inizio del 2009 avevamo seguito la vicenda riguardante Grumo Appula, Comune di 13.000 abitanti dell’entroterra barese, e ascoltato le grottesche dichiarazioni dell’allora sindaco Vito Panzarino, per spiegare l’installazione di alcuni “archetti antisosta” in pieno centro storico, allo scopo di evitare lo scorrazzamento dei motorini, andando però a danneggiare solamente le persone con disabilità: «Se riescono a passare i motorini, lo possono fare anche le motorette dei disabili», aveva detto il sindaco e poi, «visto che sono “abili diversamente” devono anche cercare di adeguarsi…». Ebbene, oggi c’è un nuovo sindaco, a Grumo Appula, e ha mantenuto la promessa di rimuovere quelle barriere. La FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) si dichiara soddisfatta, ma noi manteniamo alta l’attenzione: visto infatti che il problema dei motorini resta irrisolto, non vorremmo che un giorno, magari con una nuova Giunta, qualcuno pensasse che in fondo quegli archetti…

Eppure Trenitalia dichiara il proprio impegno sui temi sociali…

L’azienda lo fa esplicitamente nel proprio sito internet e quindi non dovrebbe essere così difficile risolvere una situazione che esclude la clientela con disabilità dalla possibilità di avvalersi di tutti i servizi previsti proprio nel sito di Trenitalia. Quest’ultimo, infatti, non consente di prenotare i posti dedicati alle persone con disabilità, ma solo posti comuni. La conseguenza è che all’arrivo in stazione quei posti riservati potrebbero essere occupati da altre persone con disabilità…

Quei contenitori sui marciapiedi ovvero come «ti bidòno» il disabile

Moderna tecnica di raccolta dei rifiuti, quella differenziata porta a porta è senz’altro la più funzionale per incrementare la percentuale di rifiuti destinati al riciclaggio. A patto però che i contenitori non vengano posti sui marciapiedi, bloccando la marcia sia delle persone con disabilità motoria che di quelle con disabilità visiva. Ed è purtroppo quanto sta succedendo, ad esempio, a Torino

E la questione del contrassegno europeo sembra imboccare la giusta via…

A questo punto, infatti, manca solamente la seconda lettura alla Camera del Disegno di Legge recante “Disposizioni in materia di sicurezza stradale”, approvato nei giorni scorsi. Vi è infatti in esso un articolo (il 42°) che consentirebbe finalmente di recepire – dopo dodici anni – una Raccomandazione del Consiglio Europeo, arrivando anche in Italia al modello di contrassegno unificato europeo

Potere del calcio, che fa arrivare le barriere (degli stadi) in Commissione Europea…

Infatti, la piccola “battaglia di primavera” lanciata nei giorni scorsi da Franco Bomprezzi, contro le barriere dello Stadio Bernabeu di Madrid – dove si svolgerà il 22 maggio la finale di Champions League di calcio tra Inter e Bayern Monaco – è approdata alle massime Istituzioni continentali, dopo che l’europarlamentare italiana Patrizia Toia ha presentato un’Interrogazione alla Commissione Europea sul tema “Accesso disabili agli stadi europei”. Vi si chiede tra l’altro che eventi sportivi di tale importanza si possano svolgere solo in strutture accessibili alle persone con disabilità