Quando i ragazzi diventano “sentinelle” delle barriere

È accaduto ad esempio nella Scuola Media Villa Verrocchio di Montesilvano (Pescara), grazie a un progetto che ha visto ben centocinquanta alunni entusiasti salire in carrozzina o camminare bendati, per provare “empaticamente” le difficoltà quotidiane vissute dalle persone con disabilità, rivoluzionando completamente il loro modo di pensare e di approcciarsi verso queste ultime

Montesilvano (Pescara), Scuola Media Villa Verrocchio, "giornate empatiche"

Claudio Ferrante tra gli alunni della Scuola Villa Verrocchio di Montesilvano (Pescara), durante una delle “giornate empatiche”

Oltre centocinquanta ragazzi entusiasti e tutte le sette terze classi della Scuola Media Villa Verrocchio di Montesilvano (Pescara), coinvolte nel progetto – a costo zero – condotto nella città abruzzese, con l’obiettivo di formare i più giovani sui temi della disabilità, delle pari opportunità e della non discriminazione. Il tutto nell’ambito di due intere settimane dedicate alla sensibilizzazione sui diritti delle persone con disabilità, nelle quali si è discusso di discriminazione e solidarietà, ma anche di impegno civico, di “classificazione” dell’altro e diritto all’istruzione.

Tra i principali protagonisti di queste “giornate empatiche” – che hanno visto gli alunni salire in carrozzina o camminare bendati, per provare direttamente le difficoltà quotidiane delle persone con disabilità – vi è stato certamente Claudio Ferrante, responsabile dell’Ufficio DisAbili del Comune di Montesilvano, oltreché presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo e, insieme ad Alessia Marzuoli, disability manager, che ha inteso con questo riproporre un’iniziativa già attuata più volte, nei mesi scorsi, anche con le autorità istituzionali ed ecclesiastiche del territorio.
«La scuola – sottolinea Ferrante – ha inserito il progetto nel POF, il piano dell’offerta formativa e i ragazzi hanno seguito gli incontri con molta attenzione e grande partecipazione. Fin da subito, infatti, hanno potuto rivoluzionare completamente il loro modo di pensare e di approcciarsi verso chi vive una condizione di disabilità, trasformandosi in vere e proprie “sentinelle”. Abbiamo in tal senso lavorato molto sul pregiudizio e sul concetto di abbattimento delle barriere, più ancora culturali che architettoniche, in modo che i ragazzi potessero capire che una persona può trasformarsi a propria volta in “barriera” o essere un “facilitatore” per chi vive questa condizione. La disabilità dipende infatti soprattutto dall’ambiente – concetto, questo, in rapida diffusione – e un ambiente ostile ostacola la persona con disabilità e ne crea la condizione stessa».

Alle giornate – cui ha contribuito l’azienda locale Orthosan, fornendo gratuitamente le carrozzine – hanno partecipato, tra gli altri, anche Livio Vox, della citata Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo e alcuni rappresentanti dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) di Pescara, che hanno seguito i ragazzi nei percorsi in carrozzina e bendati, con l’intervento, il 31 ottobre, di Anthony Aliano, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Montesilvano, che ha annunciato la volontà di ripetere l’iniziativa.
«È stata un’esperienza empatica straordinaria – conclude Ferrante – perché quando si abbatte il pregiudizio, si accorciano le distanze e si favorisce l’integrazione». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: info@ufficiodisabili.it.

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