“Pensiero Imprudente”: “microgesti” per una cultura sempre più democratica

Nella sua rubrica “Pensiero Imprudente”, Claudio Imprudente si dedica questa volta a “Lettori alla Pari”, la fiera sui libri accessibili e sul diritto universale alla lettura tenutasi recentemente in Puglia, «evento imprescindibile per la cultura dell’accessibilità», come la definisce lo stesso Imprudente il quale si occupa poi di tre diverse iniziative che in tale àmbito hanno visto tra i protagonisti il Centro Documentazione Handicap-Cooperativa Accaparlante di Bologna, eventi definiti come «“microgesti” verso una cultura sempre più democratica»

"Fiera Lettori alla Pari", giugno 2023, PugliaEcco qui che è arrivato il periodo dell’anno più ricco di fiere, sagre e… finali (ogni riferimento calcistico e sportivo è puramente casuale!).
Scherzi a parte, per rimanere invece in tema di fiere e convegni, giugno, quest’anno, è stato il mese di un evento imprescindibile per la cultura dell’accessibilità.
Sto parlando di Lettori alla Pari [a questo link la presentazione di «Superando.it», N.d.R.], la fiera sui libri accessibili e sul diritto universale alla lettura, curata da edizioni la meridiana, che si è svolta pochi giorni fa, dal 22 al 24 giugno, in tre belle cittadine della Puglia: Terlizzi, Ruvo di Puglia e Corato.

Claudio Imprudente

Claudio Imprudente, che cura per «Superando.it» la rubrica “Pensiero Imprudente”

È ormai consuetudine, in questa occasione, la presenza del Centro Documentazione Handicap-Cooperativa Accaparlante di Bologna, che ha avuto un ruolo di spicco in tre appuntamenti importanti presso il MAT, Laboratorio Urbano di Terlizzi (Bari):
° il 22 giugno con la presentazione animata di due titoli della collana “I libri di accaParlante”, il Museo per tutti. Buone pratiche di accessibilità e Un posto anche per me. Biblioteche e accessibilità, all’interno dell’incontro La porta è aperta. L’accessibilità di musei e biblioteche con Giovanna Di Pasquale, Annalisa Brunelli, Fabio Fornasari e Massimo Gerardo Carrese;
° il 23 giugno con uno spazio dedicato all’ultima pubblicazione della collana “Parimenti. Proprio perchè cresco, ovvero L’albero del riccio di Antonio Gramsci, che raccoglie le sue lettere scritte dal carcere ai familiari, tradotte in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) da Librarsi, gruppo di lavoro di traduzione e produzione di testi in simboli della Cooperativa Accaparlante. Il volume è stato presentato da Roberto Parmeggiani, educatore e sindaco di Sasso Marconi (Bologna);
° il 24 giugno, infine, nell’àmbito del convegno L’accessibilità alla prova dei lettori, la formazione al corpo docenti Che storia ascolto? La comprensione dei testi semplificati e modificati con Luca Cenci (in collegamento), educatore/formatore del Centro Documentazione Handicap di Bologna e coordinatore del citato laboratorio Librarsi.

Continuano così i “microgesti” verso una cultura sempre più democratica, come avevo già anticipato nel mio intervento al Consiglio Regionale della Puglia, tenutosi nel maggio scorso, affiancato dal mio collega Luca Cenci: «In una democrazia è fondamentale dare a tutti l’opportunità di essere protagonisti della propria vita […]. E una persona con disabilità deve avere la possibilità di cambiare il contesto con cui viene a contatto […]. La disabilità può rendere la politica sempre più inclusiva anche con la produzione di libri accessibili».
Ritengo sia fondamentale sottolineare come il concetto di accessibilità sia relativo non solo alle persone con disabilità, ma indistamente a tutte e tutti. E questo è vero sia dal punto di vista strutturale che culturale.

«Diciamo di voler abbattere le barriere architettoniche – spiega Luca Cenci – per creare un mondo migliore: per la vecchietta che va a fare la spesa al supermercato col carrello, per la mamma col passeggino ecc. Tutti dobbiamo avere la possibilità di entrare nei luoghi, fruire degli spazi e dei servizi […]. Così, la CAA è un linguaggio che è stato pensato per essere universale, non solo per le persone con disabilità, ma anche per le persone straniere che non conoscono l’italiano, per i bambini e le bambine in età pre-scolastica che iniziano ad approcciarsi alla lettura e alla scrittura. Vogliamo quindi aiutare la politica e le istituzioni a rendere il mondo migliore».

Dunque, bisogna sempre puntare sia “in alto”… che “in basso”: attuare un’opera di sensibilizzazione e condivisione dei saperi e delle conoscenze rivolta non solo ai singoli cittadini, ma anche ai servizi e alle istituzioni.

E voi, quest’estate avete voglia di fiere e sagre?
Scrivete a claudio@accaparlante.it oppure sulle mie pagine Facebook e Instagram.

Pensiero Imprudente
Dal mese di dicembre dello scorso anno Claudio Imprudente è divenuto una “firma” costante del nostro giornale, con questa sua rubrica che abbiamo concordato assieme di chiamare Pensiero Imprudente, grazie alla quale ha già incominciato a impreziosire le nostre pagine, condividendo con Lettori e Lettrici il proprio sguardo sull’attualità.
Persona già assai nota a chi si occupa di disabilità e di tutto quanto ruota attorno a tale tema, Claudio Imprudente è giornalista, scrittore ed educatore, presidente onorario del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap) e tra i fondatori della Comunità di Famiglie per l’Accoglienza Maranà-tha. All’interno del CDH ha ideato, insieme a un’équipe di educatori e formatori specializzati, il Progetto Calamaio, che da tantissimi anni propone percorsi formativi sulla diversità e l’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 a oggi, più di diecimila incontri con gli studenti e le studentesse delle scuole italiane. In qualità di formatore, poi, è stato invitato a numerosi convegni e ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche.
Già direttore di una testata “storica” come «Hp-Accaparlante», ha pubblicato libri per adulti e ragazzi, dalle fiabe ai saggi, tra cui Una vita imprudente. Percorsi di un diversabile in un contesto di fiducia e il più recente Da geranio a educatore. Frammenti di un percorso possibile, entrambi editi da Erickson. Ha collaborato e collabora con varie riviste e testate, come il «Messaggero di Sant’Antonio», per cui cura da anni la rubrica “DiversaMente”. Il 18 Maggio 2011 è stato insignito della laurea ad honorem dall’Università di Bologna, in Formazione e Cooperazione.

Nella colonnina qui a fianco (Articoli correlati), i contributi che abbiamo finora pubblicato, nell’àmbito di Pensiero Imprudente.

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